 Gentile utente ti informiamo che questo sito utilizza cookie di profilazione di terze parti. Se decidi di continuare la navigazione accetti l'uso dei cookie.
x Chiudi
  • Accedi
  • |
  • SHOP
  • |
  • @ Contattaci
Consulenza.it - L'informazione integrata per professionisti e aziende
Consulenza Buffetti - il portale dei professionisti e delle aziende
Ricerca avanzata
MENU
  • home HOME
  • News
  • Articoli
  • Video
  • Scadenze
  • Formazione
  • Guide
  • CCNL
  • Banche Dati Consulenza Buffetti
Home
Articoli
Lo stalking condominiale

Articolo

Condominio

Lo stalking condominiale

mercoledì, 19 dicembre 2018

La sentenza della Corte di Cassazione n. 50379/2018 ha ravvisato la sussistenza del reato di molestie (art. 660 c.p.) in danno di condomini in presenza di condotte consistenti, fra l’altro, nel mantenere lo stereo di casa ad alto volume, nel suonare ripetutamente il clacson della propria autovettura e nel tenere acceso inutilmente il motore della propria auto in aree condominiali.

Scritto da: Benedetti Giulio

Ricorrenti e tragici fatti di cronaca e di sangue, avvenuti anche all’interno dei condomini e che hanno coinvolto perfino gli amministratori, hanno reso evidente l’insopportabile grado di intolleranza reciproca il quale si è diffuso nella nostra nazione. Non deve trascurarsi la constatazione per cui il reato di cui all’art. 612-bis c.p. è talvolta accompagnato da condotte estorsive finalizzate ad ottenere la vendita di un appartamento ad un prezzo vile da parte del danneggiato, il quale è, pertanto, costretto ad una cessione che non avrebbe realizzato in tali termini; addirittura tali condotte, in alcuni casi, sono finalizzate ad allontanare determinati soggetti da appartamenti posti all’interno del condominio. 

In particolare risulta evidente che tutti i tradizionali sistemi sociali, pubblici, privati e famigliari, di intermediazione e di moderazione, i quali per lungo tempo hanno mediato i conflitti interpersonali, sono ormai superati da un diffuso individualismo. Tale constatazione sociologica non è priva di riscontri non solo nella vita quotidiana, ma anche nelle scelte di politica criminale. Invero il vigente codice penale, emanato nel 1930, affronta i temi della convivenza reciproca dando per scontata l’esistenza nella società di corpi intermedi idonei a raffigurare l’intervento del Giudice come “estrema ratio”. In tal senso non diversamente può intendersi la serie di norme, quali quelle che puniscono i maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.), le molestie (art. 660 c.p.), le minacce (art. 612 c.p.), la violenza privata (art. 610 c.p.), le quali prevedono per i trasgressori pene tutto sommato modeste per condotte, in realtà, particolarmente riprovevoli. Ne consegue che per detti reati l’intervento effettivo della pubblica Autorità, tradizionalmente impegnata a contrastare altre ben più gravi forme di criminalità, risulta modesto e spesso insoddisfacente per il cittadino. Una prima reazione a tale situazione ...

  • Se sei già registrato o abbonato effettua il login
  • Se vuoi abbonarti, scopri tutte le offerte.
Consulenza Buffetti - il portale dei professionisti e delle aziende

Consulenza.it è di proprietà di Gruppo Buffetti S.p.A. - tutti i diritti sono riservati
Direttore Responsabile: Emidio Lenzi

consulenza@buffetti.it - 06 23 19 51

Gruppo Buffetti S.p.A. con unico azionista - Via Filippo Caruso 23 - 00173 ROMA
P.IVA 04533641009 - C. Fiscale 00248370546 - Iscrizione Registro Imprese REA 776017
Capitale Sociale: € 10.000.000,00 i.v. - Registro A.E.E. n. IT08020000003689

  • Privacy Policy
  • Termini di Servizio
  • Cookie Policy
  • Credits
Dimenticato la password? oppure il nome utente?
NON SEI ANCORA REGISTRATO?
Registrati