La legge europea 2017 e la legge di bilancio 2018 hanno individuato i rimedi per il recupero dell'IVA non dovuta, vale a dire l'imposta che erroneamente il fornitore addebita in fattura al proprio cliente quando l'operazione sia considerata in realtà come non imponibile, esente, non soggetta o anche imponibile ma con un'aliquota inferiore rispetto a quella erroneamente applicata dal fornitore.
In tutti i casi, quindi, in cui ciò che viene addebitato a titolo d'imposta è indebito si pone il problema di come le posizioni assunte rispettivamente dal fornitore e dal cliente debbano essere tutelate di fronte all'Amministrazione finanziaria che incamera l'IVA applicata dal fornitore. A fronte dell'IVA che l'Erario incassa, si presenta quindi una posizione disallineata tra il fornitore e il cliente.