Nel quadro delle politiche di rafforzamento della sanità territoriale previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il “Bando Farmacie Rurali 2025” rappresenta una delle azioni più significative per colmare il divario sanitario tra i grandi centri urbani e le aree interne del Paese. Promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione PNRR, il bando è parte integrante della Missione 5 “Inclusione e Coesione”, e punta a valorizzare il ruolo strategico delle farmacie rurali come primo presidio di prossimità sanitaria per i cittadini.
Un’occasione di consolidamento per le farmacie rurali
L’obiettivo del bando è duplice: da un lato sostenere le farmacie ubicate in comuni, frazioni o centri abitati con meno di 5.000 abitanti; dall’altro rafforzarne le capacità di erogare servizi sanitari, migliorandone l’integrazione con il sistema sanitario nazionale e il Fascicolo Sanitario Elettronico. Un’esigenza che si è manifestata in modo lampante durante l’emergenza COVID-19, in cui le farmacie di prossimità hanno rappresentato per molte comunità l’unico punto di riferimento sanitario.
Chi può accedere ai fondi
Il bando è rivolto a tutte le farmacie che si trovano:
- In comuni con meno di 5.000 abitanti, come da dati ISTAT aggiornati al 1° gennaio 2024;
- In frazioni o centri abitati con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, anche se appartenenti a comuni più grandi, purché tale localizzazione sia attestata dal Comune o dalla Prefettura;
- Le farmacie che hanno già partecipato al bando 2021, purché presentino progetti differenti e complementari.
Le risorse disponibili e la struttura dell’incentivo
La dotazione finanziaria complessiva è pari a oltre 81 milioni di euro, di cui il 40% destinato alle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Il contributo massimo erogabile a ciascuna farmacia ammonta a 44.260 euro, pari a due terzi del costo totale del progetto, mentre il restante terzo dovrà essere cofinanziato dalla farmacia stessa.
L’erogazione avverrà secondo la modalità “a sportello”, ovvero secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande, previa verifica dell’ammissibilità formale e tecnica dei progetti.
Gli ambiti di intervento
Tre sono le macro-aree in cui è possibile intervenire:
- Ottimizzazione della dispensazione del farmaco – Include l’ammodernamento delle strutture e dei sistemi per la gestione e distribuzione dei farmaci, anche a domicilio.
- Presa in carico del paziente cronico – Prevede la formazione professionale e l’introduzione di tecnologie per il monitoraggio delle terapie, l’assistenza domiciliare e l’integrazione con sistemi informativi sanitari.
- Servizi diagnostico-terapeutici – Consente di dotare le farmacie di strumenti per la telemedicina, l’analisi di laboratorio e la creazione di spazi per la gestione dei pazienti fragili.
Come presentare la domanda
Le domande dovranno essere presentate esclusivamente online, tramite il portale predisposto dalla Struttura di Missione PNRR (www.strutturapnrr.gov.it), entro il 30 giugno 2025. La registrazione al portale dovrà avvenire entro il 10 giugno 2025. La procedura richiede la compilazione di moduli digitali, la firma digitale dei documenti e il caricamento di allegati tecnici, tra cui la scheda progettuale e l’attestazione della ruralità della farmacia.
Criteri di valutazione
Saranno privilegiate le farmacie che:
- Non hanno già beneficiato del bando 2021;
- Presentano progetti coerenti con gli obiettivi del PNRR e del Regolamento UE sugli aiuti de minimis;
- Dimostrano un impatto misurabile in termini di estensione e qualità dei servizi sanitari erogabili.
Verso un modello di sanità più capillare e accessibile
Il Bando Farmacie Rurali 2025 va interpretato come una strategia di lungo termine per ridefinire il modello di sanità italiana, rendendolo più capillare, inclusivo e resiliente. La farmacia, da semplice punto di dispensazione, diventa protagonista attiva di un sistema integrato, capace di rispondere ai bisogni di salute delle comunità periferiche, favorendo l’equità nell’accesso ai servizi e lo sviluppo dei territori.
La sfida, ora, è duplice: da un lato le farmacie devono saper cogliere l’occasione, candidandosi con progetti solidi e innovativi; dall’altro, le istituzioni dovranno garantire rapidità, trasparenza e continuità nella gestione delle risorse. In gioco non c’è solo l’aggiornamento di qualche presidio locale, ma la costruzione di un nuovo paradigma di prossimità e coesione sociale.