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Approvati i modelli di dichiarazione 2025: IVA e Certificazione Unica

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Approvati i modelli di dichiarazione 2025: IVA e Certificazione Unica

venerdì, 17 gennaio 2025

Con due Provvedimenti datati 15 gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha approvato i modelli di dichiarazione IVA 2025 e Certificazione Unica 2025 con le relative istruzioni.

Modello IVA 2025

Il Provvedimento che approva il modello IVA 2025 è il n. 9491, emanato al fine di adeguare la struttura e il contenuto del modello di dichiarazione in materia di imposta sul valore aggiunto alla vigente normativa.

Il modello di dichiarazione IVA/2025 riguardante la dichiarazione relativa all'anno 2024, da presentare nel 2025 ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, è composto da:

  • frontespizio, contenente anche l’informativa relativa al trattamento dei dati personali; 
  • e dai quadri VA, VC, VD, VE, VF, VJ, VH, VM, VK, VN, VL, VP, VQ, VT, VX, VO, VG, VS, VV, VW, VY e VZ.

Al fine di semplificare l’adempimento è approvato, con il medesimo provvedimento, anche il modello IVA BASE/2025 che è riservato a particolari categorie di contribuenti Iva ed è composto dal frontespizio e dai quadri VA, VE, VF, VJ, VH, VL, VP, VX e VT.

Tra le novità del Modello IVA 2025 è stato rivisitato il quadro VO con l’introduzione:

  • del rigo VO18 riservato alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale che hanno optato per l’applicazione del regime forfetario. 
  • del rigo VO27 riservato alle imprese giovanili in agricoltura che optano per l’applicazione del regime fiscale previsto dall’art.4, c.1, della L. n. 36/ 2024.

Cliccando qui è possibile scaricare il Modello IVA 2025 e le relative istruzioni.

Certificazione Unica 2025

Il modello di Certificazione Unica 2025 è stato approvato con il Provvedimento n. 9454 del 15 gennaio 2025, unitamente alle istruzioni per la compilazione, al frontespizio per la trasmissione telematica ed al quadro CT con le relative istruzioni. Si ricorda che il quadro CT serve per indicare - nei casi previsti - la sede telematica dove ricevere il flusso contenente i risultati finali delle dichiarazioni 730 (modello 730-4 e modello 730-4 integrativo). 

La Certificazione Unica CU 2025 dovrà essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo 2025.

Con il modello dovranno essere attestati:

  1. l’ammontare complessivo dei redditi di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati, di cui agli articoli 49 e 50 del TUIR corrisposti nell’anno 2024 ed assoggettati a tassazione ordinaria, a tassazione separata, a ritenuta a titolo d’imposta e ad imposta sostitutiva;
  2. l’ammontare complessivo dei redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi di cui agli articoli 53 e 67, comma 1 del TUIR; 
  3. l’ammontare complessivo delle provvigioni comunque denominate per prestazioni, anche occasionali, inerenti a rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento d’affari, corrisposte nel 2024, nonché provvigioni derivanti da vendita a domicilio di cui all’art. 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, assoggettate a ritenuta a titolo d’imposta, cui si sono rese applicabili le disposizioni contenute nell’art. 25-bis del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600; 
  4. l’ammontare complessivo dei compensi erogati nel 2024 a seguito di procedure di pignoramenti presso terzi di cui all’art. 21, comma 15, della legge 27 dicembre 1997, n. 449;
  5. l’ammontare complessivo delle somme erogate a seguito di procedure di esproprio di cui all’art. 11 della legge 30 dicembre 1991, n. 413; 
  6. l’ammontare complessivo dei corrispettivi erogati nel 2024 per prestazioni relative a contratti d’appalto per cui si sono rese applicabili le disposizioni contenute nell’art. 25-ter del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600; 
  7. l’ammontare complessivo delle indennità corrisposte per la cessazione di rapporti di agenzia, per la cessazione da funzioni notarili e per la cessazione dell’attività sportiva quando il rapporto di lavoro è di natura autonoma (lettere d), e), f), dell’art. 17, comma 1, del TUIR); 
  8. l’ammontare complessivo dei corrispettivi erogati per contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni (locazioni brevi) di cui all’art. 4 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2017, n. 96; 
  9. le relative ritenute di acconto operate; 
  10. le detrazioni effettuate.

La Certificazione Unica viene altresì utilizzata per attestare l’ammontare dei redditi corrisposti nell’anno 2024 che non hanno concorso alla formazione del reddito imponibile ai fini fiscali e contributivi, dei dati previdenziali ed assistenziali relativi alla contribuzione versata o dovuta agli enti previdenziali. 

Dal 2025, nella presente Certificazione Unica è stata inserita un’apposita sezione contenente i dati dei soggetti per i quali è riconosciuto dall’INPS l’Assegno Unico Universale. Tali informazioni, che sono comunicate dall’INPS tramite la Certificazione Unica in analogia con quanto già previsto per le informazioni relative ai familiari fiscalmente a carico ai fini del calcolo delle relative detrazioni, sono utilizzate dall’Agenzia delle entrate ai fini della elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata di cui all’articolo 1 del decreto legislativo n. 175 del 2014.

Cliccando qui è possibile scaricare il Modello Certificazione Unica 2025 e le relative istruzioni.

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