Con il decreto direttoriale del 6 agosto 2024, il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha disposto l’apertura della Piattaforma Informatica per la presentazione delle comunicazioni preventive finalizzate alla prenotazione del credito d’imposta “Transizione 5.0” e delle comunicazioni di conferma relative all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo di acconto in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
Il Piano Transizione 5.0 si allinea al Piano Transizione 4.0 e si inserisce nell’ambito del più generale piano di sostegno alla trasformazione digitale ed energetica delle imprese, rendendo disponibili per il biennio 2024-2025, 12,7 miliardi di euro.
Obiettivo è quello di agevolare la trasformazione dei processi produttivi delle imprese, incentivando le transizioni digitale ed energetica.
Con il decreto interministeriale del 24 luglio 2024 sono state individuate le modalità attuative per prenotare e ricevere il nuovo credito d’imposta, con particolare riferimento all’ambito soggettivo e oggettivo, nonché alla misura del beneficio, alle disposizioni riferite alla procedura di accesso all’agevolazione, alla sua fruizione e ai congiunti oneri documentali.
Con il decreto direttoriale del 6 agosto 2024, il MIMIT ha disposto invece i termini di apertura per prenotare il tax credit tramite la piattaforma dedicata.
La piattaforma è attiva a partire dalle ore 12:00 del 7 agosto 2024.
Le comunicazioni devono essere presentate esclusivamente tramite il sistema telematico per la gestione della misura disponibile nell’apposita sezione “Transizione 5.0” del sito internet del GSE, accessibile tramite SPID, utilizzando i modelli e le istruzioni di compilazione ivi resi disponibili.
Con un successivo provvedimento, il MIMIT fisserà i termini di apertura per la presentazione delle comunicazioni di completamento dei progetti di innovazione, di cui all’articolo 12, comma 6, del decreto 24 luglio 2024.
Tax credit Transizione 5.0. Come funziona la misura
L’agevolazione si sostanzia in un credito d’imposta proporzionale alla spesa sostenuta per nuovi investimenti in strutture produttive situate nel territorio dello Stato, effettuati nel biennio 2024-2025.
Il beneficio è riconosciuto a condizione che l’impresa istante realizzi una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o, in alternativa, di almeno il 5% del processo interessato dall'investimento.
In dettaglio, la riduzione dei consumi energetici deve derivare da investimenti in beni materiali e immateriali funzionali alla transizione tecnologica e digitale delle imprese in linea con il modello “Industria 4.0” (Allegati A e B alla Legge 232/2016).
Ai fini della applicazione della misura Piano Transizione 5.0 rientrano tra i beni di cui all'allegato B alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, anche:
- i software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l'intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell'energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l'elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding);
- i software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme di cui alla lettera a).
Nell’ambito dei progetti di innovazione sono inoltre agevolabili:
- i beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta;
- spese per la formazione del personale nell’ambito di competenze utili alla transizione dei processi produttivi (nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni strumentali e nel limite massimo di 300 mila euro).
A chi è rivolto il tax credit
Destinatarie dell’agevolazione sono le imprese residenti e le stabili organizzazioni con sede in Italia, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per definire il reddito d’impresa.
La norma regola i casi specifici di esclusione (art. 38, comma 3), quali situazioni di difficoltà finanziaria dell’impresa o l’applicazione di sanzioni interdittive. È richiesto inoltre il rispetto delle norme sulla sicurezza e i contributi previdenziali.
L’ammontare del credito d’imposta dipende dalla quota d’investimento e dalla riduzione dei consumi, come precisamente indicato nel decreto del 24 luglio 2024.
L’inventivo riconosciuto è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24 presentato tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, entro la data del 31/12/2025, decorsi 5 giorni dalla regolare trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate da parte del GSE. L’eventuale credito non ancora utilizzato alla data del 31/12/2025 è riportato in avanti ed è utilizzabile in 5 quote annuali di pari importo.
Iter di accesso all’agevolazione
Per accedere al beneficio fiscale, l’impresa deve presentare una certificazione «Ex ante», provante la riduzione dei consumi energetici che si ottiene mediante gli investimenti progettati, ed una «Ex post», che provi l’effettiva realizzazione degli investimenti in corrispondenza della certificazione ex ante.
Chi può rilasciare le certificazioni
Ai sensi dell’art 15, comma 6 del decreto del 24 luglio 2024, sono abilitati al rilascio delle certificazioni:
- gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE), certificati da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11339;
- le Energy Service Company (ESCo), certificate da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11352;
- gli ingegneri iscritti nelle sezioni A e B dell’albo professionale, nonché i periti industriali e i periti industriali laureati iscritti all’albo professionale nelle sezioni “meccanica ed efficienza energetica” e “impiantistica elettrica ed automazione”, con competenze e comprovata esperienza nell’ambito dell’efficienza energetica dei processi produttivi.
Fasi della procedura
- Per prenotare il credito d’Imposta le imprese sono tenute a trasmettere una Comunicazione Preventiva, con allegata la Certificazione ex-ante, mediante la Piattaforma Informatica «Transizione 5.0» accessibile tramite SPID dall’Area Clienti del sito istituzionale del GSE. Le comunicazioni preventive inviate saranno valutate e gestite dal GSE in base all’ordine cronologico di invio. Il GSE controllerà unicamente l’esattezza del caricamento sulla Piattaforma informatica dei dati e la completezza dei documenti e delle informazioni trasmesse e il rispetto del limite massimo dei costi ammissibili per singola impresa Beneficiaria per anno (50 mln €).
- Entro 30 giorni dalla conferma del credito prenotato (ricevuta di conferma), l’impresa deve inviare una Comunicazione relativa all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo di acconto, in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione dei beni di cui agli allegati A/B e impianti di autoproduzione.
- A seguito del completamento del progetto di innovazione, l’impresa trasmette una Comunicazione di completamento, allegando la Certificazione ex-post, completa delle informazioni necessarie ad individuare il progetto di innovazione completato.