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Indennità straordinaria per i liberi professionisti: le disposizioni della Legge di Bilancio

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Indennità straordinaria per i liberi professionisti: le disposizioni della Legge di Bilancio

giovedì, 11 gennaio 2024

La legge di Bilancio 2024 (legge 213/2023), pubblicata lo scorso 30 dicembre sulla Gazzetta Ufficiale, ai commi da 142 a 155, prevede, a partire dal 1° gennaio 2024, una stabilizzazione e, soprattutto, un ampliamento dei requisiti di accesso all’indennità ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa), rivolta ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata Inps.

 

L’indennità in oggetto, frutto della legge di Bilancio 2021 (legge 178/2020), consiste in una misura straordinaria di continuità reddituale dedicata ai lavoratori autonomi che si trovino in particolari situazioni di difficoltà a causa di un forte calo del fatturato. È semestrale, pari al 25% dell’ultimo reddito dichiarato (non può essere superiore a 800 euro mensili né inferiore ai 250, rivalutati annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente) e spettante dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

In passato la misura non ha avuto un’importante applicazione soprattutto a causa dei requisiti restrittivi, in particolar modo il requisito del reddito dichiarato, che doveva essere non superiore a 8.145 euro annualmente rivalutai.

Con la Manovra 2024 l’ISCRO abbandona la natura sperimentale per diventare strutturale con un finanziamento fino al 2033, per un totale complessivo di 212,7 milioni di euro ripartiti nell’arco dei prossimi 10 anni.

I beneficiari della misura saranno quindi i lavoratori autonomi, iscritti alla Gestione separata Inps, che:

a) non sono titolari di trattamento pensionistico diretto e non sono assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;

b) non sono beneficiari di Assegno di inclusione di cui al decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85;

c) hanno prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell'anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 70 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all'anno precedente alla presentazione della domanda;

d) hanno dichiarato, nell'anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 12.000 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all'anno precedente;

e) sono in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;

f) sono titolari di partita IVA attiva da almeno tre anni, alla data di presentazione della domanda, per l'attività che ha dato titolo all'iscrizione alla gestione previdenziale in corso.

La domanda dovrà essere presentata, in via telematica, entro il 31 ottobre di ogni anno di fruizione e sono previsti dei controlli incrociati fra Inps e Agenzia delle Entrate sui requisiti dei richiedenti.

L’indennità sarà erogata per 6 mesi e sarà sempre pari al 25 per cento, su base semestrale, della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati dal soggetto nei due anni precedenti all'anno precedente alla presentazione della domanda e non comporterà accredito di contribuzione figurativa.

Infine, è importante ricordare che l’erogazione della misura è condizionata alla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale, lo stesso Ministero del lavoro e delle politiche sociali monitorerà la partecipazione ai percorsi di aggiornamento professionale dei beneficiari dell'ISCRO.

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