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Voucher in consulenza e innovazione. Secondo sportello. Pronte le modalità e le date per la presentazione delle domande

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Voucher in consulenza e innovazione. Secondo sportello. Pronte le modalità e le date per la presentazione delle domande

martedì, 17 ottobre 2023

E’ in corso di pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale, il Decreto del MIMIT contenente i termini e le modalità per la presentazione delle domande riferite al secondo sportello per l’erogazione del voucher in consulenza e innovazione destinato a PMI e Reti d’impresa.


In allegato, il Decreto riporta i moduli di domanda e il modulo la richiesta di abilitazione alla piattaforma.


Si rammenta che la misura, dedicata a PMI e Reti d’impresa sostiene l’acquisito di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale, nonché di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

Per la stessa, secondo quanto disposto dall’articolo 1, comma 231, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 e dall’articolo 60, comma 4, del decreto-legge 14 agosto 2020, n.104, le risorse finanziarie stanziate per l’annualità 2021, ammontano a euro 75.000.000,00 (settantacinquemilioni/00).

Nell’ambito della dotazione finanziaria le risorse sono state così suddivise:

  1.  una quota pari al 25 percento è destinata alla concessione del voucher alle imprese che, sia
    alla data di presentazione della domanda che alla data di ammissione al contributo, risultino essere di micro e piccola dimensione e alle reti;
  2. una quota pari al 5 percento delle risorse finanziarie disponibili è destinata alla concessione del voucher alle PMI che, sia alla data di presentazione della domanda che alla data di ammissione al contributo, risultino essere in possesso, sulla base dell’elenco reso disponibile dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, del rating di legalità.

I progetti agevolabili possono essere sostenuti con le risorse dei Programmi Operativi cofinanziati con il Fondo europeo di sviluppo regionale di cui al regolamento (UE) 2021/1058, ivi incluso il PN RIC 2021 – 2027.

Soggetti beneficiari


Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al Voucher per consulenza in innovazione le imprese operanti su tutto il territorio nazionale che risultino possedere, alla data di presentazione della domanda nonché al momento della concessione del contributo, i requisiti di seguito indicati:

  1. qualificarsi come micro, piccola o media impresa ai sensi della normativa vigente;
  2. non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 “De Minimis”;
  3. avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
  4. non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
  5. non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  6. non aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

Sono inoltre ammesse al voucher anche le reti d’impresa composte da un numero non inferiore a tre PMI in possesso dei requisiti descritti, purché il contratto di rete configuri una collaborazione effettiva e stabile e sia caratterizzato dagli elementi di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto 7 maggio 2019.


Modalità e termini di presentazione delle istanze


Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste dal decreto, il soggetto proponente può presentare domanda esclusivamente tramite la procedura informatica, raggiungibile dall’apposita sezione dedicata alla misura presente sul sito internet del Ministero (www.mimit.gov.it).

Il soggetto proponente, in fase di presentazione della domanda, è tenuto a trasmettere la
seguente documentazione:

  1. domanda di agevolazione redatta secondo lo schema di cui all’allegato 1 per le PMI, ovvero all’allegato 2 per le reti;
  2. offerta sottoscritta digitalmente dal manager qualificato ovvero dal legale rappresentante
    della società di consulenza.

L'accesso alla procedura informatica:

  1. prevede l'identificazione e l'autenticazione mediante la Carta nazionale dei servizi;
  2. è riservato al rappresentante legale del soggetto proponente, come risultante dal certificato camerale del medesimo, il quale, previo accesso alla procedura informatica tramite la Carta nazionale dei servizi, può conferire ad altro soggetto delegato il potere di rappresentanza per la presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni.

Per le reti non dotate di soggettività giuridica, ovvero per i soggetti proponenti amministrati da una o più persone giuridiche o da enti e soggetti diversi dalle persone fisiche, l’accesso alla procedura informatica per la compilazione della domanda può avvenire solo previo accreditamento degli stessi e previa verifica dei poteri di firma in capo all’Organo comune, ovvero al legale rappresentante.
A tale fine, il soggetto proponente deve inviare, a partire dalle ore 12:00 del 19 ottobre 2023 ed esclusivamente attraverso posta elettronica certificata (PEC), alla PEC managerinnovazione@pec.mise.gov.it riportante nell’oggetto “Voucher per consulenza in innovazione – richiesta accreditamento alla procedura informatica”, la relativa istanza redatta secondo lo schema del “modulo di richiesta per l’accreditamento alla procedura informatica” di cui all’allegato 3 al decreto in esame al fine di consentire l’identificazione dello stesso soggetto proponente e del relativo soggetto abilitato alla presentazione della domanda di agevolazioni. Il Ministero provvede all’espletamento degli adempimenti tecnici connessi a tale fase di accreditamento nel termine di 5 giorni lavorativi a partire dalla ricezione della richiesta. Il soggetto proponente che si trovi in una della fattispecie sopra descritte è tenuto a trasmettere tempestivamente la richiesta di accreditamento alla procedura informatica, comunque, non oltre le ore 17:00 del 16 novembre 2023.

La domanda e i relativi allegati devono essere firmati digitalmente dai soggetti identificati dalla procedura informatica, pena l’improcedibilità della stessa.

Al fine della compilazione della domanda di agevolazione, è richiesto il possesso di una casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva. Nel caso di PMI, ovvero di reti dotate di soggettività giuridica, è richiesta, inoltre, la registrazione della PEC nel Registro delle imprese come previsto dalle norme vigenti in materia, il cui accertamento è effettuato in modalità telematica dalla procedura informatica.

L’iter di compilazione e presentazione della domanda di ammissione ai contributi è articolato nelle seguenti fasi:

  1. compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 12.00 del 26 ottobre 2023 e fino alle ore 12.00 del 23 novembre 2023. In tale fase, il soggetto proponente è tenuto a svolgere le seguenti attività:
  2. accesso tramite la Carta nazionale dei servizi all’apposita procedura informatica;
  3. immissione delle informazioni e dei dati richiesti per la compilazione del modulo di domanda e caricamento dei relativi allegati;
  4. generazione del modulo di domanda sotto forma di “pdf” immodificabile, contenente il “codice identificativo della domanda”, le informazioni e i dati forniti dal soggetto proponente e successiva apposizione della firma digitale;
  5. caricamento della domanda sottoscritta con firma digitale e conseguente rilascio dei codici necessari per la procedura di invio di cui al punto b): “codice identificativo del soggetto proponente”, “codice di accesso alla procedura di invio” e “codice di predisposizione domanda”.
  6. presentazione della domanda, a partire dal 29 novembre 2023.

In tale fase il soggetto proponente deve:

  1.  accedere alla procedura informatica e immissione del “codice identificativo del soggetto proponente” e del “codice di accesso alla procedura di invio”;
  2. immettere, a partire dalle ore 12.00 del 29 novembre 2023,  ai fini del formale invio della domanda di agevolazione, del “codice identificativo della domanda” e il “codice di predisposizione domanda”;
  3. la procedura informatica rilascerà ricevuta.

In fase di compilazione della domanda di agevolazione, il soggetto proponente è tenuto a selezionare, dall’elenco MIMIt accessibile nell’ambito della medesima procedura informatica, il manager qualificato o la società di consulenza di cui intende avvalersi ai fini delle agevolazioni di cui al presente provvedimento, identificando altresì, coerentemente con le specializzazioni possedute dal fornitore dei servizi, gli ambiti oggetto delle prestazioni consulenziali identificati.
I dati e le informazioni contenuti nell’elenco MIMIt sono utilizzabili dal soggetto proponente solo in termini compatibili con gli scopi e le finalità per i quali sono stati raccolti e registrati, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali, previa personale assunzione di responsabilità per ogni eventuale uso non conforme.

Resta inteso, in accordo con quanto stabilito all’articolo 5, comma 7, del decreto, che ciascun manager qualificato, iscritto nell’elenco MIMIt per operare in proprio ovvero attraverso una società di consulenza, può assumere, con riferimento alla procedura disciplinata dal presente provvedimento, un solo contratto di consulenza rilevante agli effetti del decreto.

A pena di improcedibilità, la domanda deve pervenire al Ministero completa delle informazioni previste in ogni sua parte e dei relativi allegati.

In fase di compilazione della domanda, la procedura informatica prevede, in via preliminare, l’acquisizione, in modalità telematica dal Registro delle imprese, dei seguenti dati: codice fiscale
soggetto proponente, partita iva soggetto proponente, denominazione, forma giuridica, indirizzo di posta elettronica certificata, codice attività prevalente, sede legale, data iscrizione al Registro imprese, data atto di costituzione (solo per le società), sede o unità locale interessata dal progetto. Ai fini della corretta compilazione della domanda, il soggetto proponente è tenuto a:

  1. provvedere all’eventuale aggiornamento dei propri dati presso il Registro delle imprese;
  2. verificare i dati acquisiti in modalità telematica dal Registro delle imprese;
  3. fornire le eventuali precisazioni richieste dalla procedura informatica.

Il Ministero, a seguito della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, comunica alle imprese richiedenti il Codice unico di progetto (CUP) di cui all’articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, che deve essere riportato, con le modalità indicate all’articolo 7, comma 7, su ciascun giustificativo di spesa connesso al progetto agevolato.

Le comunicazioni inerenti al procedimento sono trasmesse dal Ministero esclusivamente attraverso posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo indicato nell’istanza di agevolazione. Il Ministero declina qualsiasi responsabilità per il mancato perfezionamento delle comunicazioni laddove questo sia causato dal malfunzionamento della suddetta casella di posta elettronica certificata.

Le domande di agevolazione sono ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico di presentazione.

Ai fini della concessione delle agevolazioni, il Ministero verifica la completezza e la regolarità della domanda di agevolazione, compresi il rispetto dei massimali previsti dal regolamento de minimis tramite consultazione dei dati contenuti su RNA e la coerenza della dichiarazione rilasciata dal soggetto proponente in relazione al rispetto del requisito di terzietà per la selezione del manager qualificato. Il Ministero, inoltre, accerta il possesso, da parte della PMI proponente, del rating di legalità sulla base dell’elenco reso disponibile dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Nel caso di incompletezza della domanda, ovvero di insussistenza dei requisiti di ammissibilità, il Ministero procede alla trasmissione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza, come previsto all’articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241.

Spese ammissibili


Sono ammesse al contributo le spese sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.
Per manager dell’innovazione qualificato e indipendente si intende un manager iscritto nell’apposito elenco costituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy oppure indicato, a parità di requisiti personali e professionali, da una società iscritta nello stesso elenco e che risulti indipendente rispetto all’impresa o alla rete che fruisce della consulenza specialistica.
La consulenza deve essere finalizzata a indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e delle reti attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 individuate tra le seguenti:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security;
  • integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
  • programmi di open innovation.

Gli incarichi manageriali possono inoltre indirizzare e supportare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:

  • l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
  • l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond.

Le specifiche circa contenuto e finalità delle prestazioni consulenziali, nonché durata e compenso, devono risultare da un contratto di consulenza sottoscritto dalle parti successivamente alla data di presentazione della domanda di ammissione al contributo.


Come verrà erogato il voucher


Il voucher in consulenza e innovazione verrà erogato in due quote, secondo lo stato di avanzamento delle attività oggetto del contratto di consulenza specialistica e il pagamento delle relative spese.

Il soggetto beneficiario può richiedere l’erogazione della prima quota, pari al 50% delle agevolazioni concesse, solo successivamente alla realizzazione di almeno il 50% delle attività previste dal contratto e al pagamento delle relative spese. La richiesta di erogazione del saldo può essere avanzata solo successivamente alla integrale conclusione delle attività previste dal contratto e al pagamento delle relative spese e deve intervenire entro 15 mesi dalla data del decreto cumulativo di concessione delle agevolazioni in cui è inserito il soggetto beneficiario.

Ai fini dell’erogazione delle agevolazioni, il beneficiario è tenuto a presentare, esclusivamente tramite la procedura informatica, il modulo di richiesta di erogazione redatto secondo lo schema di cui all’allegato 4 del decreto per le PMI, ovvero all’allegato 5 per le reti. Le modalità di accesso alla procedura informatica e di invio delle richieste di erogazione saranno specificate nell’apposita sezione dedicata alla misura, presente sul sito internet del Ministero (www.mimit.gov.it).

Al solo fine di consentire i controlli occorre trasmettere, unitamente alla domanda di erogazione, la seguente documentazione:

  1. documentazione di spesa, consistente nelle fatture elettroniche relative alle prestazioni previste nel contratto di consulenza specialistica, ovvero, nei casi previsti dalla normativa, nella copia conforme delle fatture rilasciate mediante supporto cartaceo;
  2. estratto del conto corrente relativo al periodo in cui sono state sostenute le spese oggetto della richiesta di erogazione, da cui si evinca il pagamento delle spese rendicontate;
  3. liberatoria sottoscritta dal manager qualificato o dalla società di consulenza, predisposta sulla base dello schema di cui all’allegato 6;
  4. nel caso della prima richiesta di erogazione, copia del contratto di consulenza specialistica.
    Resta fermo che, in caso di variazione del manager qualificato successiva all’avvio del progetto, l’impresa è tenuta a presentare, nell’ambito della pertinente richiesta di erogazione, anche la documentazione inerente alle modifiche contrattuali intervenute;
  5. nel caso della richiesta di erogazione a saldo, una relazione tecnica sulle attività e i risultati del percorso di innovazione realizzato, redatta secondo lo schema di cui all’allegato 7.


La relazione può essere corredata da documentazione e materiali inerenti alle suddette attività progettuali.

In ottemperanza alle disposizioni di cui al decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 e alle successive disposizioni attuative emesse dalla Banca d'Italia in data 23 dicembre 2009, il soggetto beneficiario trasmette, inoltre, unitamente alla domanda di erogazione, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio contenente le informazioni richieste dalle disposizioni in materia di prevenzione del riciclaggio, da predisporre sulla base dello schema reso disponibile presso l’apposita sezione dedicata alla misura presente sul sito internet del Ministero (www.mimit.gov.it).

I pagamenti dei titoli di spesa oggetto di richiesta di erogazione devono essere effettuati attraverso un conto corrente intestato al soggetto beneficiario, esclusivamente tramite bonifico bancario ovvero SEPA Credit Transfer.

I titoli di spesa oggetto di rendicontazione devono riportare la dicitura “Agevolazioni di cui al decreto ministeriale 7 maggio 2019 – Progetto ID ………….. CUP ……………”. Con riferimento ai titoli di spesa in formato elettronico, la predetta dicitura può essere apposta nell’oggetto o nel campo note; qualora non sia possibile inserire per esteso tale dicitura, è necessario, comunque, l’inserimento del CUP all’interno della fattura elettronica, tenuto conto delle disposizioni di cui all’articolo 5, commi 6 e 7, del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, convertito, con modificazioni dalla legge 21 aprile 2023, n. 41.

Il Ministero, entro 80 giorni dalla presentazione della relativa richiesta di erogazione, procede, nei casi di esito positivo delle attività di verifica e controllo, all’erogazione delle agevolazioni spettanti e adotta, per le richieste di erogazione a saldo, il provvedimento di assegnazione definitiva delle agevolazioni.

Le imprese che non presentano alcuna richiesta di erogazione, entro il termine stabilito dalle agevolazioni e le relative risorse finanziarie rientrano nella disponibilità del Ministero.

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