Nei giorni scorsi alcuni contribuenti hanno ricevuto le lettere di compliance in cui si segnalava una possibile anomalia con riguardo l'ammontare delle fatture elettroniche emesse dei corrispettivi trasmessi per l'anno 2022. Nella lettera veniva indicata la differenza e la possibilità di consultare il dettaglio dei pagamenti oggetto di verifica all'interno del portale "Fatture e corrispettivi", nella sezione "Consultazione", area "Fatture elettroniche e altri dati Iva".
Due le possibilità fornite dall'Agenzia delle Entrate:
- nel caso in cui le informazioni inviate non si ritenessero corrette è stata data la possibilità di utilizzare i canali ADE (in prima linea CIVIS) per fornire la documentazione di supporto;
- nel caso in cui le informazioni inviate al contribuente si ritenessero corrette viene richiesto di emettere le eventuali fatture omesse, presentare la dichiarazione integrativa e versare, con ravvedimento operoso quanto dovuto, il tutto entro il prossimo 15 dicembre 2023 (articolo 4 del Dl 131/2023).
Nella serata di ieri, però, l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato il seguente comunicato stampa:
"Da alcune segnalazioni giunte da contribuenti e intermediari è emerso che degli operatori finanziari, obbligati per legge alla trasmissione dei dati relativi ai pagamenti elettronici (Pos), hanno commesso degli errori sulle informazioni inviate.
L’Agenzia delle Entrate è venuta a conoscenza di questa circostanza - non riferibile al proprio operato e, trattandosi di informazioni trasmesse in forma giornaliera e aggregata, non rilevabile neppure dalle attività di verifica della qualità delle banche dati - solo dopo l’invio delle lettere di compliance relative al confronto tra pagamenti elettronici giornalieri e fatture elettroniche e/o corrispettivi telematici trasmessi.
L’Agenzia si è immediatamente attivata con gli stessi operatori finanziari per individuare nel dettaglio gli errori da loro commessi e nei prossimi giorni invierà ai contribuenti coinvolti una comunicazione di annullamento delle lettere di compliance che riportano dati sbagliati".
Attenzione quindi alle prossime comunicazioni che potrebbero arrivare, senza però rischiare di non rispettare il termine fissato per il ravvedimento (vedi DL131/2023)nel caso in cui le anomalie riscontrate dall'amministrazione finanziaria sia corrette.