Con la Risposta a interpello 16 giugno 2021, n. 407, l’Agenzia delle Entrate si è occupata della situazione riguardante la costituzione di una Newco unipersonale, con attribuzione all'amministratore-socio unico di un compenso commisurato alla percentuale agli utili e accesso al regime degli “impatriati”.
L’interpello
In particolare, nel caso di specie, il quesito sottoposto all’esame dell’Agenzia delle Entrate è quello di un consulente, con doppia cittadinanza svizzera e turca, che svolge all’estero attività di "family officer" in favore di diversi soggetti residenti in svariati paesi e che per ragioni lavorative vorrebbe trasferire la propria residenza in Italia, con decorrenza dal periodo di imposta 2021, continuando a svolgere qui la propria attività.
L’istante vorrebbe costituire una S.r.l. unipersonale con sede legale in Italia e con oggetto sociale, in sostanza, analogo a quello dell'attività svolta all'estero in forma individuale, di cui avrebbe assunto la carica di amministratore unico.
Per quanto riguarda la sua remunerazione, l’istante prospetta la volontà di percepire un compenso variabile, su base annua, determinato in una misura pari all’85% degli utili di esercizio eventualmente conseguiti da Newco S.r.l. unipersonale.
Considerato che la natura del proprio reddito imponibile da assoggettare a IRPEF rientra nell'ambito di applicazione dell'agevolazione prevista per i c.d. “impatriati” (ex art. 16 D.Lgs. n. 147/2015), l’istante chiede se l'operazione prospettata di costituzione di Newco S.r.l. unipersonale di cui egli sia unico socio ed amministratore, con attribuzione di compenso pari all'85% degli utili della società, sia censurabile sotto il profilo dell'abuso del diritto di cui all’art. 10-bis della legge n. 212/2000.
L'istante ritiene che l'operazione non sia abusiva e che il risparmio d'imposta è escluso considerato che Newco S.r.l. unipersonale remunera l'attività gestoria dell'amministratore unico con un compenso dell'85% degli utili rivenienti dall'attività caratteristica della Società unipersonale.
Esito dell’interpello
Di diverso avviso l’Agenzia Entrate la quale ritiene, contrariamente al parere del consulente, che l’operazione come descritta sia abusiva ai fini delle imposte dirette, celando un risparmio d’imposta.
Infatti:
- l'entità del compenso, quale reddito assimilato al lavoro dipendente, è aleatoria e variabile poiché dipende esclusivamente dai risultati economici della società di cui l'amministratore è al contempo l'unico socio che, in tale veste, dovrebbe invece veder remunerato il capitale investito sotto forma di partecipazione agli utili;
- il compenso è poi determinato in assenza di un vincolo di subordinazione dell'amministratore unico e/o assoggettamento all'altrui potere direttivo, nonché in mancanza, in relazione all'attività gestoria, di una volontà distinta rispetto a quella esprimibile dall'organo societario.
Ciò significa che la società che verrebbe costituita avrebbe come unico fine quello di veicolare la maggior parte degli utili prodotti sotto forma di corrispettivo per i servizi amministrativi (e per la parte residua sotto forma di utili, se distribuiti), e quindi come reddito assimilato al lavoro dipendente, al semplice fine di consentire l'accesso alla tassazione ridotta prevista dal regime agevolato dei lavoratori c.d. impatriati.
In tal modo, infatti, si otterrebbe un indebito vantaggio fiscale, dal momento che la tassazione ridotta prevista per il regime degli impatriati consentirebbe un abbattimento dell'imponibile fiscale su cui applicare le aliquote progressive IRPEF pari al 70%, rispetto alla ritenuta a titolo di imposta del 26% applicata all'intero ammontare dei redditi di capitale.
A ciò si aggiunge il fatto – secondo l’Agenzia – che l'operazione prospettata appare priva di sostanza economica, oltre a non essere coerente con le normali logiche di mercato, in quanto idonea unicamente a fare conseguire un vantaggio fiscale indebito al socio unico che intende proseguire l'attività in forma societaria.
In conclusione, l’Agenzia non ravvisando evidenti motivazioni extra fiscali e di carattere economico in base alle quali l'operazione possa essere ammessa, ritiene che essa integri la fattispecie dell’abuso di diritto.