Arriva Natale ed è tempo di tredicesima per colf e badanti, da pagare:
- nella misura massima – pari a una mensilità di salario – per le lavoratrici in servizio dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno;
- in misura ridotta se il lavoro non è stato completo; in questa ipotesi la tredicesima va pagata in tanti dodicesimi dell’importo globale per quanti sono stati i mesi di lavoro. Quindi, è un esempio, se la colf è stata assunta il 7 giugno 2019 a fine anno il datore di lavoro deve pagare 7/12esimi della somma globale.
La gratifica va calcolata sulla retribuzione di dicembre. Se però la colf lavora in modo irregolare (esempio: per tre mesi a 15 ore a settimana, per sei mesi a 24 ore, e per tre mesi a 10 ore), la tredicesima va calcolata in base alla media mensile di tutte le buste paga corrisposte. In questa evenienza si prende il salario complessivamente pagato nell’anno, si divide la somma per 12 e il risultato è appunto la tredicesima.
Ad esempio, se per tre mesi la colf ha ricevuto un salario mensile di 350 euro, per sei mesi di 600 euro e per tre mesi di 250 euro, possiamo stabilire in 5.400 euro la retribuzione globale annua e in 450 euro quella media mensile. La tredicesima sarà pagata nella misura di 450 euro, anche se in dicembre la busta paga ha un diverso importo.
Per la lavoratrice che riceve anche vitto e alloggio il datore di lavoro deve maggiorare la tredicesima del rateo riferito al controvalore in contanti di vitto e alloggio. Quest’anno il valore è di 5,61 al giorno e perciò la tredicesima va aumentata di questa cifra, cioè 168 euro per il mese intero. In sostanza nel mese di dicembre le interessate hanno titolo a stipendio ordinario, tredicesima, vitto e alloggio in natura, vitto e alloggio in contanti.
La tredicesima va sempre pagata, anche se la colf a ore lavora in contemporanea per altre famiglie: ogni datore di lavoro deve pagare la propria, secondo i calcoli sopra indicati.
Sulla tredicesima (e sulle prestazioni in natura trasformate in euro) non vanno calcolati i contributi INPS, per cui il valore mensile del contributo INPS di dicembre è sempre identico a quello degli altri mesi. Non sono dovuti i contributi perché il datore di lavoro, nel determinare il valore del salario orario sul quale è rapportato il contributo INPS, ha dovuto tenere conto del rateo orario della tredicesima. E quindi in pratica i contributi sulla gratifica natalizia sono pagati mese per mese, anzi ora per ora.
È possibile inoltre che colf e badanti chiedano la liquidazione della quota del trattamento di fine rapporto maturata nel corso del 2019. Se il datore di lavoro acconsente (se dice no, la colf deve rassegnarsi) il contratto collettivo dice che va pagato solo il 70% della quota maturata.