I collaboratori coordinati e continuativi, consulenti, venditori porta a porta, liberi professionisti, ecc. a determinate condizioni possono avere l’indennità giornaliera di malattia. L’indennità segue regole molto particolari: ad esempio, è stabilita in misura fissa, e non in percentuale dei compensi guadagnati. Ma adesso ci sono due risvolti positivi:
- sono state raddoppiate le misure dell’indennità,
- è stato ridotto il numero dei mesi che danno diritto alla prestazione.
Come al solito non basta avere versato contributi di una certa consistenza, ma serve anche avere un reddito personale annuo al di sotto di un certo parametro. Incominciamo a vedere quali e quante sono le condizioni iniziali chieste dalla legge per pagare l’indennità a carico della Gestione separata.
- Hanno titolo all’indennità solo i lavoratori che versano all’INPS i contributi più alti, in quanto non hanno ulteriori assicurazioni per concomitanti altri lavori e non sono neanche pensionati. Sono le persone che pagano le aliquote del 25,72% (liberi professionisti) o del 33,72% e 34,23% (collaboratori e figure assimilate).
- Nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di malattia devono avere versato contributi non più per almeno 3 mesi: ormai basta un solo mese.
- Nell’anno precedente devono avere avuto compensi per un importo complessivo non superiore a 70.998,90 euro.
- Devono essere ammalati e assenti dal lavoro per almeno quattro giorni. Come sempre i primi tre giorni sono a carico del committente (è il cosiddetto tempo di “carenza malattia”).
Se manca anche una sola di queste condizioni si perde il diritto all’indennità.
La misura delle indennità INPS segue regole particolari. È diversa a seconda: 1) del numero di contributi versati; 2) del luogo dove si svolge la malattia, e cioè in casa o in ospedale.
- Iniziamo dalla malattia in casa, insomma quella senza ricovero ospedaliero. Con la contribuzione minima di 1-4 mesi si ha l’importo più basso, 22,48 euro, pagato per tutti i giorni di malattia risultanti dal certificato medico. Più sono i mesi di versamento più cresce l’indennità: dapprima a 33,71 euro (contributi 5-8 mensilità) e poi a 44,95 euro al giorno (da 9 a 12 mensilità).
- Se invece il parasubordinato è degente in ospedale le corrispondenti misure raddoppiano. Si parte dal minimo di 44,95 euro per salire a 67,43 e arrivare al massimo di 89,90 euro al giorno.
- Queste stesse cifre sono riconosciute anche ai lavoratori non ricoverati in casi particolari: quando si tratta di malattie oncologiche o di gravi patologie cronico-degenerative ingravescenti o che comunque comportano una inabilità al 100%.
Durata massima dei pagamenti INPS:
- per la malattia 61 giorni;
- per la degenza ospedaliera 180 giorni.