Con una news pubblicata il 4 luglio 2025, il MLPS chiarisce l’articolazione e la gestione del Bonus mamme alla luce del D.L. 30 giugno 2025, n. 95.
L’articolo 6 del D.L. 30 giugno 2025, n. 95, fornisce indicazioni per l’integrazione al reddito per le lavoratrici madri con due o più figli, il cosiddetto Bonus mamme, di cui il Ministero del Lavoro fornisce una semplificazione nella news pubblicata sul sito.
Alle lavoratrici con contratto di lavoro dipendente o autonome che abbiano un reddito inferiore ai 40.000 euro l’anno e siano madri di due o più figli, a condizione che il più piccolo abbia meno di dieci anni, è riconosciuta una somma pari a 40 euro al mese.
Per le lavoratrici con tre o più figli titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, per il 2025 resta in vigore quanto previsto dall’art. 1, comma 180 della L. 30 dicembre 2023, n. 213: si riconosce a tali lavoratrici un esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico, fino al mese di compimento della maggiore età del figlio più piccolo e nel limite massimo annuo di 3000 euro riparametrato su base mensile.
Al contrario, dal 2026 entrerà in vigore quanto previsto dall’art. 1, comma 219, della L. 30 dicembre 2024, n. 207, riguardante un parziale o totale esonero contributivo, con tetti massimi definiti e limiti di età precisi per il figlio più piccolo.
Il MLPS ha allegato alla news una rappresentazione grafica e semplificata di quanto previsto per l’anno corrente e i prossimi due anni. Si riporta di seguito tale rappresentazione per facilitare la comprensione dell’articolazione della misura: