Il MEF ha pubblicato il D.M. 28 aprile 2025 che approva la metodologia con la quale l’Agenzia delle entrate formula ai contribuenti tenuti all’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) una proposta di concordato preventivo biennale per i periodi d’imposta 2025 e 2026, ai sensi del Decreto Legislativo 12 febbraio 2024, n. 13.
Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) prevede la formulazione di una proposta, per i periodi d’imposta 2025 e 2026, relativamente a due basi imponibili:
- reddito d’impresa o reddito di lavoro autonomo rilevante ai fini delle imposte sui redditi (al netto dei redditi o quote di redditi relativi a partecipazioni);
- valore della produzione netta rilevante ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Le basi imponibili sono considerate al netto del saldo tra:
- le plusvalenze
- le sopravvenienze attive
- le minusvalenze
- le sopravvenienze passive
del periodo d’imposta di riferimento, determinando una corrispondente variazione del reddito concordato.
La nota metodologica allegata al Decreto esamina i passi metodologici per la determinazione della base imponibile.
Partendo dal reddito dichiarato dal contribuente nell’annualità oggetto di dichiarazione - ossia il periodo d’imposta 2024 - per la definizione della proposta di concordato sono previsti i seguenti passaggi:
- misurazione dei singoli indicatori elementari di affidabilità e anomalia;
- valutazione dei risultati economici nella gestione operativa negli ultimi tre periodi di imposta, compresa quella oggetto di dichiarazione;
- confronto con valori di riferimento settoriali;
- criterio formulazione base IRAP;
- rivalutazione con proiezioni macroeconomiche per i periodi d’imposta 2025 e 2026.
Sulla base dei dati dichiarati dal contribuente - attraverso lo strumento di compliance ISA in fase di dichiarazione 2025 - viene effettuata una valutazione economica dei risultati riferiti all’anno fiscale 2024.
Oggetto di analisi è la valutazione dell’affidabilità - nell’ambito dello specifico ISA - sulla base dei dati dichiarati dal contribuente prendendo a riferimento un arco temporale riferito alle ultime otto annualità disponibili, tenendo conto delle principali dinamiche economiche del settore e delle diverse modalità con cui le imprese o i lavoratori autonomi realizzano la specifica attività economica.
Per i contribuenti che soddisfano i criteri di accesso al CPB viene effettuata l’analisi dei singoli indicatori per i quali non è raggiunta la piena affidabilità per definire la maggiore base imponibile.
Per gli indicatori che secondo la metodologia di calcolo degli ISA risultano direttamente migliorabili dichiarando delle ulteriori componenti positive, viene preso a riferimento il valore dell’ammontare dei ricavi o compensi necessari per il raggiungimento della massima affidabilità fiscale.
Per i contribuenti che presentano la piena affidabilità in tutti gli indicatori elementari previsti nel settore economico e che dunque conseguono un punteggio ISA pari a 10 nel periodo d'imposta oggetto di dichiarazione (2024) non è prevista la determinazione di maggiori componenti reddituali.
L’articolo 4 del Decreto conferma l’applicabilità delle circostanze eccezionali che determinano la cessazione degli effetti del CPB.
Si ricorda infatti che il concordato cessa di produrre effetti a partire dal periodo d’imposta in cui si determinano minori redditi o minori valori della produzione netta effettivi in misura superiore al 30% rispetto a quelli oggetto di concordato.