Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato un avviso pubblico per il riconoscimento di un contributo economico a fondo perduto e di un credito d’imposta volti a promuovere il sistema del vuoto a rendere per gli imballaggi contenenti liquidi a fini alimentari, primari e riutilizzabili, nelle zone economiche ambientali.
L'iniziativa rappresenta un importante strumento normativo per incentivare la raccolta differenziata e il riciclo degli imballaggi in plastica destinati a contenere liquidi alimentari. In particolare, si concentra sulla promozione del sistema del vuoto a rendere nelle Zone Economiche Ambientali (ZEA).
Le Zone Economiche Ambientali (ZEA), istituite all’articolo 4-ter del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 14, corrispondono ai parchi nazionali e prevedono agevolazioni e vantaggi fiscali per i comuni ricadenti nelle aree del parco e per chi volesse aprire al loro interno attività imprenditoriali, chiaramente ecosostenibili.
Beneficiari
Possono presentare la domanda di concessione del contributo economico a fondo perduto gli utilizzatori ovvero:
- i commercianti;
- i distributori;
- gli addetti al riempimento;
- gli utenti di imballaggi;
- gli importatori di imballaggi pieni
che abbiano i seguenti requisiti:
- avere sede operativa all'interno di una ZEA;
- aver sostenuto e documentato, nell’anno 2022, spese per l’introduzione per la vendita del sistema del vuoto a rendere per gli imballaggi contenenti liquidi a fini alimentari, primari e riutilizzabili.
L’avviso mette in evidenza che “per imballaggio per la vendita o imballaggio primario si intende l’imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, un’unità di vendita per l’utente finale o per il consumatore; per imballaggio riutilizzabile si intende l’imballaggio o componente di imballaggio che è stato concepito, progettato e immesso sul mercato per sopportare nel corso del suo ciclo di vita molteplici spostamenti o rotazioni all’interno di un circuito di riutilizzo, con le stesse finalità per le quali è stato concepito”.
Entità dell’agevolazione
La dotazione finanziaria disponibile è pari a complessivi 10 milioni di euro, di cui 5 milioni di euro per l’erogazione del contributo economico a fondo perduto, e 5 milioni di euro per il riconoscimento di un credito d’imposta.
Tali somme sono ripartite, sino ad esaurimento della disponibilità del finanziamento, secondo l'ordine di presentazione delle domande ammissibili ed erogate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dalla disciplina comunitaria sul de minimis.
Il contributo a fondo perduto non può in ogni caso essere superiore all’importo massimo di 10.000 euro per ogni beneficiario riferito all’anno 2022.
Come richiedere l’agevolazione
Per richiedere le agevolazioni è necessario inoltrare un’istanza nella forma di dichiarazione sostitutiva di certificazione/atto di notorietà ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R n. 445/2000.
L’istanza contiene le seguenti informazioni:
- i dati anagrafici del soggetto richiedente ovvero del legale rappresentante del soggetto richiedente nel caso in cui quest’ultimo sia diverso dalla persona fisica;
- il codice fiscale e la partita IVA del soggetto richiedente ovvero del legale rappresentante del soggetto richiedente nel caso in cui quest’ultimo sia diverso dalla persona fisica;
- l’IBAN del conto corrente intestato o cointestato al soggetto richiedente il contributo;
- l’indirizzo di posta elettronica certificata;
- la spesa sostenuta e documentata nell’anno 2022 per l’introduzione del sistema del vuoto a rendere;
- la sede operativa all’interno di una ZEA;
- gli aiuti ottenuti in “de minimis” nell’esercizio finanziario in corso e nei due precedenti.
Il soggetto richiedente, con la medesima istanza, deve allegare la documentazione attestante la spesa sostenuta, nell’anno 2022 per l’introduzione del sistema del vuoto a rendere.
La domanda deve essere compilata in via telematica accedendo, mediante le credenziali SPID e CIE, al portale che verrà indicato sul sito del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica a partire dal giorno 21 maggio 2025.