Per il sesto anno consecutivo, anche la legge di bilancio 2022 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234) rinnova il bonus cultura in favore dei ragazzi che compiono 18 anni.
I criteri per fruire del bonus cultura 2022 restano gli stessi della passata edizione; appena sarà attiva la procedura per l'annualità in corso, i nati nel 2004 potranno, dunque, chiedere il bonus cultura valido fino al 28 febbraio 2023.
Chi invece è nato nel 2003 ed ha già proceduto lo scorso anno ad effettuare la registrazione alla piattaforma 18app, ha tempo fino al 28 febbraio 2022 per utilizzare il bonus.
Bonus cultura. Cosa è e come funziona
Il bonus cultura è stato introdotto per la prima volta dalla legge di bilancio 2016. Si tratta di un bonus del valore di 500 euro che il Ministero della Cultura eroga in favore dei giovani che compiono 18 anni durante l’annualità di riferimento e che può essere speso per partecipare a manifestazioni culturali, quindi usato come biglietto di ingresso al cinema, a teatro, a mostre, per acquistare libri, musica, e altre attività di natura culturale.
Obiettivo del bonus è quello di sostenere lo sviluppo della cultura e la conoscenza del patrimonio culturale tra i giovani.
I criteri e le modalità di assegnazione e utilizzo del beneficio per il 2021 sono state definite con il Decreto dell’allora MIBACT (oggi MIC) del 22 dicembre 2020 n. 192 che è intervenuto a modificare il precedente decreto del 24 dicembre 2019 n. 177.
La legge di bilancio 2022 ha prorogato il bonus cultura per il 2022 e stanziato a tal fine ulteriori 230 milioni di euro, prevedendo anche più controlli in merito all’effettivo utilizzo dell’agevolazione.
Il bonus cultura 2022 può essere richiesto da coloro che:
- compiono 18 anni nel 2022;
- sono residenti sul territorio italiano;
- sono in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità.
Con tali requisiti, ai sensi del comma 357, articolo 1 della legge di bilancio 2022, è quindi possibile ottenere il buono di 500 euro nella forma di Carta elettronica, utilizzabile per acquistare, nello specifico, biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale, musica registrata, prodotti dell'editoria audiovisiva, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali nonchè per sostenere i costi relativi a corsi di musica, di teatro o di lingua straniera.
Il buono è individuale e nominativo, ciò significa che può fruirne unicamente colui che si è registrato come beneficiario, inoltre non può essere speso per più servizi o beni del medesimo tipo, così ad esempio non si possono comprare più file della stessa canzone, né più biglietti per lo stesso spettacolo teatrale. Quando viene utilizzato il bonus, l’esercente accreditato interviene a ridurre il relativo importo presente sulla carta.
Le modalità di assegnazione e di utilizzo del bonus cultura per il 2022 non sono state ancora definite; secondo quanto previsto dalla legge di bilancio 2022, infatti, sarà un decreto del Ministro della cultura, da adottarsi di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, entro sessanta giorni decorrenti dal primo gennaio 2022, ad indicare gli importi nominali da assegnare al bonus nel rispetto del limite delle risorse stanziate, nonché a dettare i criteri e le modalità di attribuzione e di utilizzo della Carta elettronica per il 2022.
Il compito di vigilare sul corretto funzionamento della Carta elettronica connessa al bonus cultura è demandato al Ministero della Cultura che agirà in collaborazione con il Corpo della Guardia di finanza con cui verrà stipulata una convenzione per consentire l’accesso ai dati e alle informazioni relativi all'assegnazione e all'utilizzo della suddetta Carta elettronica; in caso di eventuali usi difformi o di violazioni delle disposizioni attuative, il Ministero potrà provvedere alla disattivazione della Carta, alla cancellazione dall'elenco delle strutture, imprese o esercizi commerciali accreditati, al diniego di accredito o al recupero delle somme non rendicontate correttamente o eventualmente utilizzate per spese inammissibili, nonchè in via cautelare alla sospensione dell'erogazione degli accrediti oppure, in presenza di condotte più gravi o reiterate, alla sospensione dall'elenco dei soggetti accreditati.
Si rammenta che le somme assegnate con il bonus cultura 2022 non costituiscono reddito imponibile del beneficiario e non rilevano ai fini del computo del valore dell'ISEE.