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Procedura di reso con scontrino elettronico: risposta n. 167/e/2020

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Fatturazione elettronica e conservazione digitale
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Procedura di reso con scontrino elettronico: risposta n. 167/e/2020

mercoledì, 17 giugno 2020

Con la risposta ad interpello n. 167/E pubblicata il 5 giugno 2020, l’Agenzia delle entrate ha chiarito e disciplinato la procedura di gestione del reso merce quando viene rilasciato un buono all’acquirente. La posizione assunta dal fisco si fonda sulla distinzione tra buono monouso e multiuso, la quale determina il momento impositivo, la sua certificazione e l’esigibilità dell’imposta. Secondo le entrate nel caso esaminato – trattasi di un negozio che vende calzature, abbigliamento, borse ed accessori - il buono rilasciato al cliente al momento del reso va ricondotto alla tipologia di quelli multiuso con tutto quello che ne consegue dal punto di vista di gestione degli adempimenti di certificazione. Per i buoni monouso, destinati esclusivamente all’acquisto di beni della stessa natura, quantità e qualità, il momento di effettuazione è precedente al loro utilizzo con conseguente assoggettamento ad IVA sia quando emessi che ad ogni loro successivo trasferimento. Per i buoni multiuso, quali quelli oggetto dell’istanza di interpello, la rilevanza IVA si configura solamente quando gli stessi sono riscattati, e cioè quando vengono utilizzati dal cliente, rimanendo in precedenza operazioni non soggette ad imposta. Dal punto di vista commerciale, è indubbio come la situazione più frequente sia quella del rilascio di un buono multiuso a fronte di un reso.

L’analisi delle Entrate ha riguardato intanto la fase di riconsegna del bene, originariamente acquistato dal cliente, con rilascio allo stesso di un buono multiuso. La fase successiva è quella in cui il cliente si presenta per “riscattare” il buono ed ottenere il bene in sostituzione di quello restituito.

Procedura di reso. Nel momento in cui il cliente si presenta al punto vendita riconsegnando il bene acquistato, l’esercente è tenuto ad emettere uno scontrino elettronico per reso merce: per rettificare il corrispettivo del bene restituito, recuperando la corrispondente imposta, occorre fare riferimento al documento commerciale principale da ricercare all’interno della memoria permanente di dettaglio del Registratore Telematico oppure, in caso di esito negativo perché magari l’acquisto è stato effettuato ad un punto cassa diverso, inserendone manualmente i dati di riferimento. Al cliente viene consegnato anche un buono di valore pari al bene originariamente acquisito. L’esercente è tenuto ad attribuire a tale buono un numero identificativo che va associato alla pratica di reso gestita: trattandosi inoltre di un buono multiuso, non dovrà essere emesso un nuovo documento commerciale di vendita; in alternativa, e per esigenze gestionali, al commerciante è riconosciuta la possibilità di memorizzare comunque l’operazione di consegna del buono emettendo un documento commerciale con codice natura N2, trattandosi di una operazione non soggetta ad imposta.

Utilizzo del buono. Quando il cliente si presenta, successivamente, in negozio per utilizzare il buono ricevuto, si realizza il momento impositivo IVA, con emissione di un documento commerciale di vendita che indica un “totale complessivo” pari al valore della merce acquistata, la descrizione del bene acquistato e la valorizzazione dell’IVA applicata. Il buono rappresenta e costituisce quindi il mezzo di pagamento: il suo numero identificativo, già memorizzato dall’esercente in relazione alla singola pratica di reso, va riportato all’interno del documento commerciale oppure annotandolo nell’eventuale appendice. In caso di "reso del reso" la procedura è analoga ma il nuovo "documento commerciale per reso merce" deve richiamare il documento emesso al momento della scelta del nuovo capo.

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