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Nuovo DPCM in Gazzetta ufficiale sulle misure di contenimento anticovid. Chi riapre, come e a quali condizioni

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Nuovo DPCM in Gazzetta ufficiale sulle misure di contenimento anticovid. Chi riapre, come e a quali condizioni

lunedì, 18 maggio 2020

E’ stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 17 maggio 2020 il nuovo DPCM che attua le disposizioni di cui al decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19 recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33. Con le odierne disposizioni si determinano nuove aperture e si alleggeriscono le restrizioni a livello nazionale, ma sempre nel rispetto del distanziamento interpersonale e del divieto di assembramento.

 

Il nuovo decreto, adottato dal Governo in accordo con le Regioni, consente la riapertura delle attività commerciali al dettaglio, di parrucchieri ed estetiste, bar, ristoranti, attività ricettive, stabilimenti balneari che sono in ogni caso tenute, non solo al rispetto di quanto dettato dalle linee guida nazionali di riferimento, ma anche di ciò che è stabilito in specifici protocolli di settore emanati dalle singole regioni. La diversa situazione epidemiologica infatti ha obbligato ad optare per un modello di gestione decentrato delle misure di contenimento che possono essere decise su base regionale, tenendo sempre presenti le regole generali emanate a livello nazionale.


Vediamo allora cosa accade dal 18 maggio, chi riapre e come comportarsi.


Dal 18 maggio è possibile spostarsi liberamente sul territorio regionale; viene infatti eliminato l’obbligo dell’autocertificazione, la quale resta invece per gli spostamenti fuori regione. Ci si potrà spostare da una regione all’altra solo per motivi di necessità, lavoro o salute. Si potrà andare dunque senza giustificazione nelle seconde case, purchè siano situate nella stessa regione di residenza. Il divieto di spostarsi fuori regione, salvo un valido motivo, cadrà con decorrenza 3 giugno, data in cui ci si potrà spostare su tutto il territorio nazionale liberamente e senza autocertificazione; sempre senza autocertificazione dal 3 giugno sarà possibile viaggiare anche nei territori fuori dall’Italia espressamente indicati nel decreto, ossia Stati membri dell'Unione Europea; Stati parte dell'accordo di Schengen; Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord; Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Stato della Citta' del Vaticano. Dal 3 giugno inoltre si potrà entrare in Italia senza dover rispettare la quarantena, ma solo se si proviene dai territori innanzi indicati.


Dal 18 maggio è possibile rivedere, oltre che i “congiunti” anche gli amici, sebbene continuino ad essere vietate le feste e gli eventi anche privati, in quanto permane il divieto di assembramento in ogni caso e in tutte le circostanze di incontro.

In ogni occasione di incontro con altre persone dovrà essere sempre mantenuta la distanza di almeno un metro [che diventa di due metri in occasione di attività sportiva anche se praticata all’aperto], qualora ciò non fosse possibile è doveroso indossare la mascherina [pertanto è raccomandato di portarla sempre con sé].


Resta il divieto, per chi è risultato positivo al Covid – 19 o manifesta sintomi influenzali o da raffreddamento, di uscire di casa.


Chi riapre dal 18 maggio?


Dal 18 maggio riaprono i negozi al dettaglio, centri estetici e parrucchieri, riaprono bar, ristoranti, pub, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, anche con servizio al tavolo o al banco, riprendono le celebrazioni religiose, chi pratica sport di squadra potrà riprendere gli allenamenti, tuttavia, eventi e competizioni  sportive  di  ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici  o  privati restano sospesi.
Sempre dal 18 maggio è prevista la riapertura dei musei, delle strutture ricettive, degli stabilimenti balneari.


Palestre, piscine, centri sportivi invece dovranno pazientare ancora sino al 25 maggio, data in cui potranno riaprire; mentre nessuna data è prevista per impianti nei comprensori sciistici che restano dunque ancora chiusi; ancora sospese le attività di sale  giochi,  sale  scommesse  e sale bingo; chiuse sale da ballo,  discoteche  e  locali assimilati, all'aperto o al chiuso, sospese fiere e congressi, attività di centri benessere, centri  termali (fatta eccezione per l'erogazione delle  prestazioni  rientranti  nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali e centri sociali.


Dal 15 giugno invece si potranno svolgere attività ludiche ricreative per bambini e infine accedere a cinema, teatri, sale da concerto purchè i posti siano preassegnati e sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia  per  gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori  per  spettacoli all'aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.


Ogni attività è tenuta comunque al rispetto delle specifiche prescrizioni indicate negli allegati al decreto e nelle linee guida e nei protocolli emanati dalle regioni per lo specifico settore. Ogni regione, infatti, in base al rischio epidemiologico rilevato potrà alleggerire o restringere le misure adottate dal Governo o prevedere che, nel contesto organizzativo delle specifiche attività, siano adottate precise e più rigorose condotte comportamentali.

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