Con un decreto ministeriale pubblicato sul sito della Ragioneria dello Stato, ed in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è stato finalmente ricalendarizzato l’avvio dell’obbligo di ordini elettronici tramite NSO per enti del Servizio Sanitario Nazionale e loro fornitori. Nel dettaglio, rispetto alla decorrenza del 1° ottobre 2019 inizialmente fissata con decreto del 7 dicembre 2018, e rinviata a ridosso della partenza, con il decreto datato 27 dicembre 2019 è stata stabilito come l’obbligo decorrerà dal prossimo 1° febbraio 2020 per le cessioni di beni e dal 1° gennaio 2021 per le prestazioni di servizi. Le fatture elettroniche, inoltre, che non riporteranno il numero di ordine elettronico rilasciato da NSO – Nodo Smistamento Ordini, non potranno essere liquidate né pagate dalle amministrazioni riceventi dal 1° gennaio 2021 per i beni, e dal 1° gennaio 2022 per i servizi.
Il particolare obbligo, introdotto dalla Legge n. 205 del 2017 (Bilancio 2018), prevede l’effettuazione in forma elettronica di emissione, trasmissione, conservazione e archiviazione dei documenti relativi agli acquisti di beni e servizi della pubblica amministrazione. Sono ricompresi sia i documenti che attestano la cd. ordinazione, e cioè ordini di acquisto e altri documenti utilizzati nella disposizione dell’obbligazione, sia quelli relativi alla sua esecuzione, e quindi documenti di trasporto, stati di avanzamento lavori e altri documenti utilizzati nella fase di svolgimento dell’obbligazione. In via anticipata l’avvio dell’obbligo riguarderà gli ordini effettuati dagli enti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) con la diversa decorrenza stabilita al 1° febbraio 2020 per i beni e al 1° gennaio 2021 per i servizi.
L’infrastruttura tecnologica, individuata con il decreto del 7 dicembre 2018, si struttura nel Nodo di Smistamento degli Ordini di acquisto – NSO, un sistema di gestione messo a disposizione dal Ministero dell'economia e delle finanze. Le metodologie operative sono analoghe a quelle già utilizzate e conosciute per la veicolazione delle fatture elettroniche attraverso il Sistema di Interscambio: così come il documento che certifica fiscalmente l’operazione nasce in formato elettronico strutturato, e viene veicolato attraverso un nodo costituito dal sistema di interscambio, anche l’ordine e le relative risposte viaggeranno in formato UBL attraverso NSO. A tale riguardo, clienti, fornitori ed intermediari per interagire con NSO attraverso i canali web services e SFTP devono accreditarsi attraverso le funzionalità aggiuntive integrate sul portale web dedicato alla fattura verso le pubbliche amministrazioni.
Nessun accreditamento è invece richiesto se si intende utilizzare la propria casella PEC: in questo caso ci si dovrà però attivare per comunicare all’amministrazione sanitaria di riferimento il proprio indirizzo elettronico certificato su cui ricevere l’ordine di acquisto. Le amministrazioni pubbliche potranno inoltre accreditare uno o più Uffici ordinanti abilitandoli al servizio “ordini” disponibile sul sito IPA – Indice delle Pubbliche Amministrazioni ed indicando il canale di trasmissione prescelto. Per rendere più fluido ed integrato il sistema di ricezione e risposta agli ordini ricevuti, sarebbe preferibile accreditare un canale web services o SFTP anche avvalendosi di un intermediario il quale, già accreditato per la trasmissione delle fatture elettroniche attraverso web services, dovrà limitarsi a richiedere una abilitazione ad operare anche per gli ordini. La procedura, semplice ed immediata, richiede, una volta effettuato l’accesso alla sezione “gestire il canale” disponibile sul sito fatturapa.gov.it, di integrare l’accreditamento per gli ordini cliccando l’apposito tasto di abilitazione.