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Assegni familiari, la domanda del datore di lavoro per conto dei propri dipendenti

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Assegni familiari, la domanda del datore di lavoro per conto dei propri dipendenti

martedì, 07 gennaio 2020

Non solo il lavoratore ma anche il datore di lavoro può presentare all’Inps la domanda telematica di riconoscimenti di assegno per il nucleo familiare. Dapprima è stato concesso ciò solo ai lavoratori dipendenti da aziende attive del settore privato non agricolo, utilizzando il modello “Anf/Dip” (SR16). Poi è stato consentito anche ai datori di lavoro, previa delega del lavoratore e dei suoi familiari, tramite l’apposito sportello telematico, sia direttamente sia per il tramite dei professionisti abilitati (consulenti del lavoro, avvocati, ecc.).  

La domanda di assegno per il nucleo familiare deve perciò essere presentata dal lavoratore all’Inps, esclusivamente in via telematica, mediante uno dei seguenti canali: 1) collegandosi direttamente con il sito Inps essendo in possesso di Pin dispositivo o di una identità Spid almeno di Livello 2 o Cns; 2) attraverso i Patronati; 3) attraverso il datore di lavoro, previa delega del lavoratore e dei suoi familiari o direttamente o per il tramite dei citati professionisti.

C’è un caso in cui il lavoratore deve presentare diretta richiesta di pagamento all’Inps: quando il datore di lavoro non sia più attivo, in quanto cessato o fallito. La richiesta, è bene ricordarlo, va fatta entro il termine di prescrizione quinquennale. 

Per presentare la domanda il datore di lavoro deve entrare nel Cassetto previdenziale aziende al link “Richieste Anf dip. Az. Att.”. Il soggetto richiedente può selezionare il codice fiscale dell’azienda per la quale deve inserire la domanda e inserire il codice fiscale del lavoratore dipendente dell’azienda scelta, dichiarando di essere in possesso della delega del lavoratore spuntando la casella apposita, e anche i dati anagrafici dei componenti il nucleo familiare. Il tutto con l’inserimento dei dati reddituali del richiedente e del nucleo familiare. 

Al termine viene visualizzato il numero di protocollo con possibilità di stampare la ricevuta ed il modello della domanda. C’è anche l’apposita funzione per inserire la variazione di una domanda già presentata a seguito di intervenuta variazione della situazione familiare (esempio: nascita figlio, riconoscimento familiare inabile, separazione, eventuale variazione del reddito). 

In consultazione è possibile verificare lo stato di una domanda di un dato lavoratore. Cliccando sul dettaglio vengono visualizzati i dati della domanda, quali la composizione del nucleo familiare, eventuali segnalazioni di errori di compilazione ovvero, per le domande definite, la tabella Anf di appartenenza e l’importo massimo spettante mensile e giornaliero.

 (Inps, messaggio 4583 del 6 dicembre 2019).

 

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