Con il versamento dei contributi alla “Cas.sa.Colf” (3 centesimi – di cui 1 a carico colf – per ogni ora di lavoro) le famiglie vengono garante contro azioni di rivalsa INAIL per infortunio occorso alla dipendente. In questo caso la Cassa rimborserà le spese sostenute da parte del datore di lavoro per il risarcimento a suo carico nella misura di 25.000 euro per ciascun evento e per anno civile.
La copertura inoltre tiene indenne il datore di lavoro, in regola con i versamenti di contributi di assistenza contrattuale, di quanto sia tenuto a pagare a titolo di risarcimento quale civilmente responsabile ai sensi di legge, alla persona o alle cose, involontariamente cagionati a terzi da parte del proprio dipendente domestico durante lo svolgimento delle funzioni lavorative e durante l’orario di lavoro. La Cassa rimborsa le spese sostenute per un massimale annuo di 25.000 euro nei seguenti limiti: 5.000 euro annui per danni a cose e 20.000 euro annui per danni alla persona. Ai fini del rimborso non sono considerati terzi le persone iscritte nello stato di famiglia del datore di lavoro e del lavoratore. Non sono rimborsabili spese diverse dal mero danno a cose o persone.