I contributi versati a Previndai sono deducibili dal reddito: riducono, quindi, il reddito imponibile e danno origine ad un risparmio immediato sotto forma di minori imposte IRPEF. Saranno poi tassati dal Fondo al momento della liquidazione con l’aliquota, più conveniente, riservata dalla legge alle prestazioni di previdenza complementare.
Tale trattamento fiscale favorevole vale su tutti i contributi versati:
- sia i contributi di derivazione contrattuale su cui il datore di lavoro opera la deduzione già in busta paga,
- sia i contributi versati a Previndai su base volontaria.
La deduzione generalmente spetta fino a 5.164,57 euro; i contributi versati oltre il limite di deducibilità fiscale sono soggetti ad imposta.
Se per il 2018 non sono stati dedotti dal fisco i contributi versati è bene farlo presente agli uffici Previndai in quanto il relativo ammontare non sarà tassato al momento del pagamento della prestazione. Per dichiarare l’importo dei contributi non dedotti è disponibile, nell’area riservata del sito del Fondo, la funzione “contributi non dedotti” che consentirà di compilare il modulo 059, dichiarazione che va trasmessa entro il 31 dicembre 2019. Nel caso in cui si maturi il diritto alla prestazione prima del 31 dicembre, occorre inviare il modulo al più tardi nel momento in cui si richiede la prestazione.
Nel caso in cui sia stato iscritto un familiare al Fondo e siano stati per lui versati contributi che non hanno beneficiato della deduzione, l’ammontare dei contributi non dedotti deve essere comunicato dal familiare stesso, destinatario della contribuzione. Previndai ha predisposto un modulo dedicato a questa situazione.