Convenzione trilaterale tra Ministero lavoro, Regioni e INPS per continuare a pagare l’indennità di tirocinio nell’ambito del piano italiano del programma “garanzia giovani”. A seguire convenzione bilaterale INPS – Anpal acciocché le Regioni possano continuare a caricarsi del costo della prestazione sulla base del rifinanziamento della Commissione europea.
Le Sedi regionali INPS possono in tal modo validare le richieste di indennità di tirocinio che perverranno dalle Regioni entro il limite massimo spendibile sancito nella convenzione scaduta ed oggetto di successive rimodulazioni Anpal. E stavolta questo servizio deve essere pagato dall’Agenzia all’INPS (a titolo rimborso spese) con 4,71 euro per ogni pagamento ai singoli beneficiari
L’INPS paga l’indennità per conto della Regione sulla base di tutte le informazioni trasmesse. Se il lavoratore interessato sta riscuotendo l’assegno di disoccupazione l’INPS: a) se l’importo di esso è superiore a quello dell’indennità di tirocinio, paga l’ammortizzatore sociale; b) in caso contrario viene erogato l’ammortizzatore e la maggiore somma a titolo di indennità di tirocinio.
La trasmissione dei dati necessari per la gestione delle indennità di tirocinio avverrà come al solito con le modalità già in uso da parte delle Regioni convenzionate con la precedente convenzione scaduta.
Le richieste di pagamento devono riferirsi sempre a periodi di svolgimento di tirocinio completamente conclusi; non è possibile chiedere il pagamento di singoli periodi prima della conclusione degli stessi. Le risorse finanziarie fissate nel piano di attuazione regionale “occupazione giovani”, destinate all’indennità di tirocinio, saranno trattenute dall’Anpal dalle somme assegnate alla Regione/Provincia autonoma e saranno anticipate all’INPS secondo un piano finanziario da concordare tra i due Enti. Naturalmente l’INPS paga nei limiti delle somme trasmesse dall’Anpal. Le indennità di tirocinio sono assimilate ai fini fiscali ai redditi da lavoro dipendente, per cui costituiscono reddito imponibile ai fini IRPEF. È stato inoltre specificato che l’indennità ulteriore, erogata per i tirocini in mobilità territoriale, è considerata come aggiuntiva/integrativa a quella ordinaria e pertanto rientra anch’essa nel novero dei redditi sottoposti a imposizione fiscale. Sui pagamenti di arretrati riferiti all’anno precedente si applica il regime della tassazione separata.
Se il pagamento risulterà indebito il recupero è a carico delle Regioni e nessuna responsabilità grava sull’INPS. In questi casi la Regione deve avviare direttamente la procedura di recupero dell’indennità indebita, comunicando al tirocinante la somma e l’Iban della competente Direzione regionale dell’INPS, al quale versare la somma indebita.