I datori di lavoro del settore privato con almeno 50 lavoratori devono trasferire al Fondo di tesoreria le quote di TFR maturate dai propri dipendenti, che non sono state destinate alle forme pensionistiche complementari. Per stabilire il numero dei dipendenti INPS chiarisce che:
- per le aziende in attività al 31 dicembre 2006, il limite dimensionale viene calcolato sulla media annuale dei lavoratori in forza al 31 dicembre 2006;
- per le aziende che hanno iniziato l’attività dopo, si deve prendere a riferimento la media annuale dei lavoratori in forza nell’anno di inizio attività (dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno, ovvero il minor periodo per coloro che iniziano l’attività nel corso dell’anno).
Una volta determinata la media annua si cristallizza ed eventuali modifiche successive non incidono, e quindi non modificano l’obbligo di versamento, sia in caso di riduzione del numero degli addetti a meno di 50 sia in caso di raggiungimento di un numero di addetti pari o superiore a 50. Le aziende interessate sono state munite del codice autorizzazione “1R”.
È accaduto che gli uffici INPS abbiano individuato aziende che, pur non avendo il richiesto requisito dimensionale, nelle denunce UniEmens, hanno dichiarato e versato quote di TFR al Fondo di tesoreria. Si tratta di aziende che:
- correttamente non risultano in possesso del codice di autorizzazione;
- hanno il codice di autorizzazione pur non avendo il requisito dimensionale.
In queste ipotesi la contribuzione versata è indebita. A questo proposito INPS distingue le aziende in due tipologie: quelle in possesso della regolarità contributiva e quelle irregolari.
- Per le aziende in possesso della regolarità contributiva, i versamenti di quote di TFR, sebbene fatti senza che vi sia i presupposti dell’obbligo contributivo, sono ritenuti validi a tutti gli effetti di legge.
- Le aziende non in regola con gli obblighi contributivi, che non provvedono a regolarizzare la posizione contributiva nei modi e termini previsti dalle disposizioni sul rilascio dell’attestazione di regolarità, possono presentare domanda di restituzione delle somme indebitamente versate al Fondo di Tesoreria, inviando i relativi flussi rettificativi relativi ai periodi interessati dal rimborso.
INPS chiarisce inoltre che per i dipendenti delle aziende alle quali è stato assegnato il codice “7W”, il Fondo di tesoreria, a seguito di domanda on-line del datore di lavoro, provvederà ad erogare direttamente al lavoratore il trattamento di fine rapporto e le relative anticipazioni, con riferimento alla quota maturata dal dipendente dal 1° gennaio 2007 o, se successiva, dalla data di inizio del rapporto di lavoro. La rivalutazione delle quote versate resta a carico del Fondo di tesoreria.