È stato chiesto all’INAIL chiarimenti in merito alle attività di commercio che svolgono anche servizi di riparazioni. L’Istituto chiarisce innanzitutto che quando l’attività svolta dal datore di lavoro si compone di una parte puramente commerciale e una parte svolta in un laboratorio, la classificazione è unica e va ricercato nelle voci cosiddette “di produzione”. Per la classificazione è innanzitutto necessario verificare che nell’esercizio commerciale sia presente un laboratorio, inteso come un’officina o un locale annesso al negozio in cui si eseguono lavorazioni, manutenzioni, riparazioni, ecc. Va poi verificato a quale voce va riferita l’attività svolta in laboratorio e se nella specifica voce (o gruppo, grande gruppo pertinente) sono comprese le attività di vendita.
In dettaglio è stato chiesto quale sia la classificazione (e relativa tariffa) per l’esercizio commerciale (es. negozio di cellulari) che effettua solo piccole riparazioni, ma non produzione.
Risposta: la produzione/riparazione/piccole sistemazioni degli oggetti che, pur necessitando dell’intervento di un operatore o dell’uso di strumenti/accessori specifici, possono essere eseguiti anche su un bancone di vendita non sono produzioni. A titolo di esempio, non possono essere considerati produzioni, riparazioni le sostituzioni di batterie di orologi o cellulari e di naselli di occhiali, la rimozione di maglie da bracciali o cinturini, la lucidatura e pulizia di oggetti di gioielleria con panni appositi, il confezionamento di prodotti venduti alla spina, il settaggio di apparecchiature, l’aggiustamento della calzata delle aste degli occhiali. In generale, infatti, queste operazioni non necessitano di essere eseguite in un laboratorio dedicato. Di contro, a titolo di esempio, sono da ricondurre a voci specifiche, gli esercizi che offrono servizi di applicazione della sciolina su sci, di montaggio di mobili, di allargamenti o ristringimenti di anelli, di revisione (smontaggio, pulizia, lubrificazione, ecc.) di orologi.