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Libretto famiglia: quando l’utilizzatore muore interviene l’erede

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Libretto famiglia: quando l’utilizzatore muore interviene l’erede

giovedì, 13 giugno 2019

Può capitare che nel corso di un lavoro svolto a titolo di prestazione occasionale il committente (rectius: utilizzatore) muoia e sorgano due problematiche che riguardano:

  1. la richiesta di rimborso delle somme versate dal dante causa per il pagamento di prestazioni occasionali tramite libretto famiglia e non utilizzate per il pagamento di prestazioni che sono terminate prima del tempo previsto;
  2. la necessità di tenere conto di prestazioni lavorative svolte prima del decesso del dante causa e dallo stesso non inserite nella procedura del libretto, in tal modo potendo pagare il relativo compenso al lavoratore da parte dell’INPS e accreditare la contribuzione previdenziale.

L’operazione va condotta dall’erede o dagli eredi che in procedura INPS devono inserire una dichiarazione che la propria qualità di erede legittimo o testamentario. L’erede testamentario dovrà inserire anche copia del testamento. Una volta validate le dichiarazioni dagli uffici, l’interessato potrà inserire la domanda di rimborso o la richiesta di implementazione delle prestazioni lavorative.

Per le prestazioni lavorative da aggiungere l’INPS chiede all’erede di precisare due cose:

  1. di non essere a conoscenza che fosse in corso al momento della prestazione lavorativa, un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa tra l’utilizzatore e il lavoratore indicato;
  2. né che questo rapporto fosse cessato da meno di sei mesi. Ovviamente l’erede non può inserire:
    1. prestazioni lavorative in favore di sé stesso;
    2. prestazioni lavorative con data inizio/fine successiva alla morte del dante causa.

L’erede si deve autenticare sul portale www.inps.it tramite Pin personale o Spid compilando la propria scheda anagrafica.

La procedura informatica rende disponibile per il rimborso la somma presente nel portafoglio elettronico del de cuius, al netto di eventuali prestazioni inserite dall’erede, calcolata in automatico nei limiti della percentuale di eredità dichiarata. Il rimborso avviene con accredito sul conto corrente, libretto postale o carta prepagata relativi all’Iban indicato dall’erede.

Inserimento di prestazioni lavorative

L’erede, verificata la capienza del portafoglio elettronico, può dichiarare in procedura l’avvenuto svolgimento di prestazioni lavorative avvenute anteriormente alla morte del dante causa, indicando il codice fiscale del prestatore, il luogo della prestazione, la data della prestazione, l’ora inizio/fine della stessa, il compenso, il numero titoli utilizzati.

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