È di 27,07 euro il salario minimo convenzionale giornaliero sul quale devono rapportare i contributi INPS i lavoratori autonomi che svolgono l’attività di pesca, anche quando non sono associati in cooperativa. In base alla legge n. 250/1958 devono versare all’INPS un contributo mensile, commisurato alla misura del salario convenzionale per i pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne associati in cooperativa.
Nel mese (convenzionalmente considerato di 25 giornate) il salario è di 677 euro.
L’aliquota contributiva 2019 resta ferma al precedente valore di 14,90%, per cui il contributo mensile è di 100,87 euro. Agli interessati però spetta lo sgravio contributivo del 70% previsto in favore delle imprese della pesca costiera e della pesca nelle acque interne e lagunari. Di conseguenza sulle retribuzioni convenzionali grava la ridotta aliquota del 45,07%. Conseguentemente nell’anno 2019 il contributo mensile, al netto della predetta agevolazione, scende a 55,41 euro.
Ad esso si aggiunge il contributo maternità pari a 0,62 centesimi al mese, cioè 7,44 euro l’anno.
Come al solito il contributo mensile va pagato all’INPS entro il giorno 16 di ogni mese. L’INPS provvederà a inviare agli assicurati le comunicazioni contenenti i dati utili per il versamento della contribuzione dovuta per l’anno 2019. Si ricorda che in base alla normativa vigente l’Istituto di previdenza non invia più i modelli F24 ai pescatori autonomi titolari di partita IVA.