 Gentile utente ti informiamo che questo sito utilizza cookie di profilazione di terze parti. Se decidi di continuare la navigazione accetti l'uso dei cookie.
x Chiudi
  • Accedi
  • |
  • SHOP
  • |
  • @ Contattaci
Consulenza.it - L'informazione integrata per professionisti e aziende
Consulenza Buffetti - il portale dei professionisti e delle aziende
Ricerca avanzata
MENU
  • home HOME
  • News
  • Articoli
  • Video
  • Scadenze
  • Formazione
  • Guide
  • CCNL
  • Banche Dati Consulenza Buffetti
Home
News
Pensione: dopo le dimissioni da quando decorre?

News

Previdenza
torna alle news

Pensione: dopo le dimissioni da quando decorre?

martedì, 18 dicembre 2018

Un lavoratore presenta le dimissioni all’azienda per poi ottenere la pensione. È una procedura banale e facile, ma solo all’apparenza. Si devono infatti rispettare i tempi stabiliti simultaneamente dalla legge, dal contratto collettivo di lavoro di categoria, dalla normativa previdenziale.

Punto primo. Chi presenta le dimissioni deve farlo in anticipo (di quanto? lo stabilisce ogni singolo contratto collettivo o aziendale) rispetto al momento di lasciare effettivamente il lavoro. E se non lo fa scatta l’onere di pagare l’indennità di mancato preavviso durante il decorso della quale è come se continuasse a lavorare, e dunque impossibilitato a chiedere la pensione.

Punto secondo. Le dimissioni (e le risoluzioni consensuali) devono essere comunicate preventivamente agli uffici del Ministero del lavoro, presentando un apposito modulo sul quale deve essere indicata la data dalla quale il rapporto di lavoro cessa, vale a dire il primo giorno di mancato svolgimento del lavoro dipendente. Secondo il Ministero la data è quella successiva all’ultimo giorno di lavoro. Esempio: termine dell’attività 30 giugno, dimissioni 1° luglio.

Punto terzo. Per poter avere la pensione è necessario presentarsi “non occupato” al momento della decorrenza della prestazione. Ma sarebbe sbagliato riportare sul modulo INPS la stessa data indicata sul modulo ministeriale. Se infatti segnalassimo all’INPS, per tornare all’esempio, la data del 1° luglio la pensione automaticamente partirebbe dal 1° agosto. Perciò – attenti a non sbagliare – la data “significativa” per l’INPS è il 30 giugno, di modo che la pensione sarà liquidata correttamente dal 1° luglio.

A questo punto nascerà di nuovo il diritto al lavoro senza perdere la pensione:

  1. direttamente dallo stesso 1° luglio se la persona verrà assunta da altra azienda;
  2. quanto meno dal 2 luglio se l’interessato verrà di nuovo preso in carico dalla stessa azienda, sempreché dimostri con i documenti che l’operazione rispetta tutte le regole della legge.
Consulenza Buffetti - il portale dei professionisti e delle aziende

Consulenza.it è di proprietà di Gruppo Buffetti S.p.A. - tutti i diritti sono riservati
Direttore Responsabile: Emidio Lenzi

consulenza@buffetti.it - 06 23 19 51

Gruppo Buffetti S.p.A. con unico azionista - Via Filippo Caruso 23 - 00173 ROMA
P.IVA 04533641009 - C. Fiscale 00248370546 - Iscrizione Registro Imprese REA 776017
Capitale Sociale: € 10.000.000,00 i.v. - Registro A.E.E. n. IT08020000003689

  • Privacy Policy
  • Termini di Servizio
  • Cookie Policy
  • Credits
Dimenticato la password? oppure il nome utente?
NON SEI ANCORA REGISTRATO?
Registrati