 Gentile utente ti informiamo che questo sito utilizza cookie di profilazione di terze parti. Se decidi di continuare la navigazione accetti l'uso dei cookie.
x Chiudi
  • Accedi
  • |
  • SHOP
  • |
  • @ Contattaci
Consulenza.it - L'informazione integrata per professionisti e aziende
Consulenza Buffetti - il portale dei professionisti e delle aziende
Ricerca avanzata
MENU
  • home HOME
  • News
  • Articoli
  • Video
  • Scadenze
  • Formazione
  • Guide
  • CCNL
  • Banche Dati Consulenza Buffetti
Home
News
Invalidi per incidente d’auto: anche l’INPS chiede il rimborso

News

Previdenza
torna alle news

Invalidi per incidente d’auto: anche l’INPS chiede il rimborso

lunedì, 05 novembre 2018

Se si chiede una prestazione economica di invalidità civile (assegno o pensione o indennità) a seguito di un incidente di cui è responsabile un’altra persona. L’INPS se si tratta di incidente stradale, per mezzo di una convenzione con l’ Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), consulta la banca dati sinistri, interessando anche i corpi di polizia, vigili urbani e carabinieri, se risultano che essi siano intervenuti sull’evento.

Tutto questo perché l’INPS è tenuto poi a pagare, quasi sempre vita natural durante, una prestazione economica e quindi vuole essere risarcito del danno. Tant’è vero che invia una raccomandata:

  1. al presunto responsabile e alla sua compagnia di assicurazione;
  2. al danneggiato diffidando lui e i suoi eredi a non fare accordi con il terzo responsabile per ricevere un risarcimento che non tenga conto dei diritti dell’Ente.

La lettera è accompagnata con l’“estratto conto” di quanto vuole in denaro dal responsabile (una volta accertata la sua responsabilità nell’incidente). E se non ottiene quanto richiesto entro 20 giorni si libera della pratica dal punto di vista amministrativo e trasferisce il tutto all’ufficio legale.

I calcoli INPS si basano su otto tavole (stabilite dal D.M. del 19 marzo 2013) che applicano coefficienti distinti in base:

  1. all’importo della prestazione;
  2. al numero di mensilità da pagare;
  3. al sesso;
  4. all’età di chi è stato riconosciuto invalido civile.

Mescolati insieme questi dati offrono il coefficiente finale di tariffa. E non sono cifre leggere. 

Per far valere i propri diritti al risarcimento la legge pone precisi termini di prescrizione, superati i quali si perde il diritto. Se l’infortunio deriva da un fatto illecito di terzi la prescrizione è di 5 anni, e scende a 2 se si tratta di circolazione di veicoli di ogni specie. Se poi sono state pagate prestazioni in favore alle persona trasportata la prescrizione è di:

  1. un anno se si tratta di trasporto pubblico a titolo oneroso;
  2. due anni se si tratta di trasporto a titolo di cortesia e amicizia. La prescrizione infine sale a 10 anni se è lo stesso assistito che arreca pregiudizio, con il suo comportamento negativo, al diritto di rivalsa dell’INPS.

Le tariffe INPS tengono conto del tipo di prestazione liquidata al sinistrato. Attualmente le leggi prevedono i seguenti pagamenti.

  1. Invalidità civile. 1) indennità di frequenza ai minori; 2) assegno di invalidità parziale; 3) pensione di inabilità; 4) indennità di accompagnamento invalidi totali.
  2. Sordità. 1) pensione; 2) indennità di comunicazione.
  3. Cecità. 1) pensione ai ciechi parziali e assoluti; 2) indennità speciale ciechi parziali; 3) indennità di accompagnamento ciechi assoluti.
Consulenza Buffetti - il portale dei professionisti e delle aziende

Consulenza.it è di proprietà di Gruppo Buffetti S.p.A. - tutti i diritti sono riservati
Direttore Responsabile: Emidio Lenzi

consulenza@buffetti.it - 06 23 19 51

Gruppo Buffetti S.p.A. con unico azionista - Via Filippo Caruso 23 - 00173 ROMA
P.IVA 04533641009 - C. Fiscale 00248370546 - Iscrizione Registro Imprese REA 776017
Capitale Sociale: € 10.000.000,00 i.v. - Registro A.E.E. n. IT08020000003689

  • Privacy Policy
  • Termini di Servizio
  • Cookie Policy
  • Credits
Dimenticato la password? oppure il nome utente?
NON SEI ANCORA REGISTRATO?
Registrati