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Credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno: il MISE risponde alle FAQ

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Credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno: il MISE risponde alle FAQ

martedì, 05 giugno 2018

Il Ministero dello Sviluppo Economico, in data 01 giugno, ha fornito importanti risposte alle domande più frequenti poste in merito alle modalità di accesso al credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nel Mezzogiorno. All'Agenzia delle Entrate spetta dapprima il compito di emettere il provvedimento di fruizione del credito d'imposta maturato sulla base degli investimenti effettuati e, in un secondo momento, spetta al MISE valutare la cofinanziabilità dell'investimento con apposito provvedimento di utilizzo delle risorse del PON I&C. Qui di seguito si riportano le domande e le relative risposte fornite dal MISE.

Qual'è la procedura per accedere al credito d'imposta cofinanziato con risorse del PON I&C (Programma Operativo Nazionale "Imprese e competitività" 2014-2020 FESR)?

Le imprese debbono presentare apposita comunicazione all'Agenzia delle Entrate in via telematica, che, previa verifica dei dati ricevuti, si occupa di inviare alle imprese il provvedimento di autorizzazione alla fruizione del credito d'imposta. In seconda istanza l'Agenzia delle Entrate trasmette i progetti presentati dalle PMI al Ministero dello Sviluppo Economico che ne valuta la cofinanziabilità con le risorse del PON I&C. Se l'attività istruttoria si conclude con esito positivo, il Ministero adotta un apposito provvedimento di utilizzo delle risorse recante gli obblighi e gli adempimenti a carico dell'impresa beneficiaria derivanti dal cofinanziamento comunitario.

La PMI beneficiaria che ha ricevuto l'autorizzazione alla fruizione da parte dell'Agenzia delle Entrate deve attendere l'esito dell'istruttoria del MISE per la fruizione dell'agevolazione?

No. L'impresa destinataria dell'autorizzazione alla fruizione del credito d'imposta inviata dall'Agenzia delle Entrate può utilizzare in compensazione il credito a seguito della realizzazione degli investimenti in beni strumentali nuovi.

Le imprese beneficiarie del credito d'imposta hanno l'obbligo di rendicontare al MISE le spese di acquisizione delle immobilizzazioni previste nel provvedimento per la fruizione?

Devono essere rendicontate al MISE esclusivamente le spese sostenute dalla PMI destinatarie del provvedimento di utilizzo delle risorse del PON I&C.

A chi vanno rivolte le richieste di informazioni relative all'autorizzazione alla fruizione del credito d'imposta?

Le richieste devono essere inoltrate all'Agenzia delle Entrate.

Si ricorda che

La legge di Stabilità 2016 ha istituito a decorrere dal 01 gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, un credito d'imposta per l'acquisto da parte delle imprese di beni strumentali nuovi destinati ad attività produttive ubicate nelle Regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Sardegna, Abruzzo). Il Programma Operativo Nazionale "Imprese e competitività" (cd. PON I&C) contribuisce all'intervento del credito d'imposta rendendo disponibili, a favore delle imprese che hanno ricevuto da parte dell'Agenzia delle Entrate l'autorizzazione alla fruizione del credito d'imposta, da un minimo di 161,80 milioni di euro ad un massimo di 306 milioni di euro. Possono beneficiare del credito d'imposta le PMI che desiderano investire nell'acquisto di beni strumentali rispettando i seguenti criteri:

  • ammontare minimo dell'investimento: 500.000 euro;
  • esclusione delle attività economiche svolte nel settore dell'agricoltura, silvicoltura e pesca;
  • localizzazione nelle regioni meno sviluppate o in quelle di transizione;
  • riconducibilità degli investimenti agli ambiti applicativi della "strategia nazionale di specializzazione intelligente"

 

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