Accesso al 730 precompilato da parte dei contribuenti e degli altri soggetti autorizzati

Con Provv. direttoriale del 9 aprile 2018 l’Agenzia delle entrate conferma le disposizioni contenute nel precedente Provv. del 7 aprile 2017 per quanto concerne la platea dei contribuenti destinatari della dichiarazione precompilata, che interessa pertanto anche quest’anno tutti i contribuenti titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati o di pensione.

Così come lo scorso anno il contribuente può accedere alla propria dichiarazione utilizzando uno dei seguenti strumenti di autenticazione:

• credenziali dispositive Fisconline rilasciate dall’Agenzia delle entrate;

• Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o identità SPID di cui all’art. 64 del Codice dell’Amministrazione Digitale;

• credenziali dispositive rilasciate dall’INPS o dalla Guardia di Finanza o dal sistema informativo di gestione e Amministrazione del personale della Pubblica Amministrazione (NoiPA), gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze;

• credenziali rilasciate da altri soggetti individuati con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate.

Il CAF, il professionista abilitato ed il sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale accedono invece a una o più dichiarazioni 730 precompilate mediante la trasmissione all’Agenzia delle entrate, attraverso il servizio telematico Entratel, ovvero Fisconline per i sostituti di imposta con un numero massimo di 20 percipienti, di un file contenente l’elenco dei contribuenti per i quali è richiesto l’accesso e per i quali è stata acquisita la prescritta delega.

CAF e professionisti abilitati, sempre previo ottenimento della delega per l’accesso, possono anche effettuare richieste via web di download delle dichiarazioni precompilate relative a singoli contribuenti fornendo una serie di informazioni, tra cui numero e data della delega.

In via sperimentale è stato poi introdotto quest’anno l’accesso in cooperazione applicativa con cornice di sicurezza da parte dei CAF (le modalità di accesso sono disciplinate da un’apposita convenzione tra l’Agenzia delle entrate ed i CAF che aderiscono alla sperimentazione).