La funzione delle tabelle millesimali: prima di analizzare le questioni giuridiche e pratiche affrontate nel presente articolo, è necessario ricordare che le tabelle millesimali esprimono in “millesimi” (caratura millesimale) il valore di ciascuna proprietà esclusiva in rapporto al valore dell’intero edificio condominiale - che per convenzione è ipotizzato come pari al numero 1.000 da cui deriva il nome mille/millesimi - e vanno allegate al regolamento di condominio che è obbligatorio nei condominii con più di dieci partecipanti (art. 1138 c.c.). Gli articoli 1118 e 1123 c.c. disciplinano la misura, rispettivamente, del diritto e dell'onere di contribuzione di ciascun condomino, stabilendo che questa sia proporzionale al valore del piano o della porzione di piano (unità immobiliare), salvo che diversamente non sia previsto dal titolo (atto di acquisto o regolamento condominiale di tipo contrattuale). L'obbligo di dotarsi delle tabelle millesimali è dettato dall'art. 68 comma 1 e 2 disp. att. c.c. laddove, anche a seguito dell'intervento della L. 220/2012 è disposto che “…il valore proporzionale di ciascuna unità immobiliare è espresso in millesimi in apposita tabella allegata al regolamento di condominio…” (M. Bellante L’approvazione delle tabelle millesimali in Giust. Civ 2011 pag. 1799). La tabella millesimale è importante per una corretta gestione del condominio ed ha una duplice funzione, e precisamente:
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per le maggioranze necessarie per la regolare costituzione dell'assemblea e per la validità delle deliberazioni (funzione amministrativa);
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per ripartire le spese comuni (funzione gestionale).
Ed è per questa ragione che in un condominio sussistono da un lato la tabella generale di proprietà o generale, e dall'altro, una serie di (eventuali) numerose di tabelle che riguardino singole spese c.d. le tabelle generali di gestione (Salis La tabella millesimale nel condominio, ...