Il caso affrontato dalla Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 29427/2023 del 24 ottobre 2023
Con l’ordinanza in esame la Corte di Cassazione interviene sul tema dei presupposti della responsabilità all’ interno di un Condominio, nello specifico caso in cui siano state violate le regole relative alla raccolta differenziata dei rifiuti e sulla conseguente (il)legittimità della sanzione amministrativa irrogata.
In particolare, la vicenda trae origine dall’impugnazione di un condomino in proprio e nella qualità di amministratore di Condominio avverso alcuni verbali emessi da AMA che aveva inflitto alcune sanzioni pecuniarie a titolo di sanzioni amministrative per la violazione degli artt. 18 e 60 della delibera comunale n. 105 del 2005, costituente il regolamento per la gestione dei rifiuti urbani di Roma, per avere gli ispettori verificato l’erroneo inserimento nei mastelli dei rifiuti differenziati.
Il competente Giudice di pace rigettò l’opposizione dei sanzionati.
Avverso la decisione di primo grado i soccombenti proposero impugnazione, che il Tribunale disattese.
In particolare, gli appellanti prospettarono l’intervenuta prescrizione, l’insussistenza delle violazioni contestate, la mancanza dell’elemento soggettivo dell’illecito, l’incongruità della sanzione inflitta.
Avverso la decisione d’appello i sanzionati hanno proposto ricorso in Cassazione lamentando, con il primo motivo, la violazione e/o falsa applicazione degli artt. 14, co. 7 e 62 del regolamento comunale n. 105/2005, nonché dell’art. 6, co. 11 del d. lgs. n. 150/2011, della l. 689/1981 e degli artt. 2697 cod. civ., 112, 113 e 116 cod. proc. civ., adducendo l’assenza dell’ obbligo di custodia in capo al Condominio dei contenitori raccogli rifiuti, mancando il presupposto della diretta assegnazione; con il secondo motivo i ricorrenti denunciano, poi, la violazione e falsa applicazione degli artt. 2697 cod. civ., 112, 113, 115 e 116 cod. proc. ...