È noto come l’azione del legislatore risulti primariamente orientata dalla necessità di favorire la transizione energetica e che, in tale contesto, i consumatori siano individuati come attori di mercato strategici in grado di dare avvio proprio a quel cambiamento di paradigma alla base dell’intero processo di transizione ove si colloca, tra le altre, la crescente necessità di una riconversione green dei trasporti.
Le auto elettriche giocano, pertanto, un ruolo chiave nel detto processo: una mobilità che riduce le emissioni di Co2 abbattendo i livelli di inquinamento atmosferico.
La mobilità elettrica è infatti una delle forme più mature per ridurre il nostro impatto sull’ambiente e, per incentivarne l’utilizzo, il legislatore ha previsto detrazioni fiscali per l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica già con la Legge di bilancio del 2020.
In realtà, assistiamo ad un susseguirsi di provvedimenti inseriti nel solco di quel graduale processo avviato con precedenti interventi legislativi attuativi di direttive dell’Unione Europea, la quale impone agli Stati membri di predisporre un quadro favorevole alla promozione e all’agevolazione dello sviluppo dell’autoconsumo, anche in forma collettiva.
Di recente, è il decreto direttoriale del 2 ottobre 2023, emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, a definire i termini di apertura e chiusura dello sportello online per la presentazione delle domande di contributi per l’acquisto e la relativa posa di impianti per la ricarica di veicoli alimentati ad energia elettrica, effettuati dal 4 ottobre 2022 al 31 dicembre 2022.
Il decreto definisce come unici “soggetti richiedenti”, “gli utenti domestici, ossia persone fisiche residenti in Italia e condomìni, rappresentati dall’amministratore pro tempore o condomino delegato, per le parti di uso comune di cui ...