Premessa
In particolare, i documenti da prendere in considerazione in trattazione sono:
- la Circolare n. 61 del 12 luglio 2023, avente ad oggetto “Modifiche apportate dalla legge 29 dicembre 2022, n. 197, alla disciplina del reddito di cittadinanza di cui al decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26”;
- il Messaggio n. 2632 del 12 luglio 2023, contenente “Nuove misure previste dal decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85. Disciplina transitoria per la fruizione del Reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023. Effetti sulla percezione dell’Assegno unico e universale”.
La Circolare n. 61/2023
Nello specifico, con la Circolare n. 61/2023, l’INPS esplicita le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2023, alla disciplina del reddito di cittadinanza, intervenute in senso restrittivo sulla disciplina dell’istituto (prevedendone l’abrogazione a partire dal 1° gennaio 2024), con particolare riferimento alla durata del beneficio, alla sua misura e ai criteri di condizionalità previsti per i soggetti beneficiari.
Tra le altre previsioni, l’Istituto previdenziale ricorda che l’erogazione della prestazione agli appartenenti alla fascia di età compresa tra diciotto e ventinove anni che non abbiano adempiuto all’obbligo di istruzione, a meno che gli stessi non siano già formalmente coinvolti e impegnati in percorsi di politica attiva, di qualificazione o di riqualificazione, è subordinata anche all’iscrizione e frequenza di percorsi di istruzione degli adulti di primo livello.
Durata del beneficio
La legge di Bilancio 2023 lascia inalterati i requisiti necessari per accedere alla misura, ma ne riduce la durata, prevedendo che dal 1° gennaio 2023 fino a fine anno il reddito di cittadinanza venga riconosciuto nel limite massimo di ...