Che cosa sono le locazioni brevi?
Il regime fiscale della locazione breve è stato introdotto dall'articolo 4 del decreto legge del 24 aprile 2017, n. 50 convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017,n. 96 che ha stabilito che "si intendono per locazioni brevi i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attivita' d'impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attivita' di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali online."
Su questa base, dunque, a partire dal 1° giugno 2017, è stata definito che sui redditi derivanti da contratti di locazione breve (max 30 giorni) si applica l'aliquota della cedolare secca, ossia il 21% (previa opzione).
In quella sede agli intermediari immobiliari vengono affidati due compiti:
- la trasmissione telematica all'agenzia delle entrate dei dati relativi ai contratti;
- il ruolo di sostituti d'imposta, qualora incassino i canoni, con l'obbligo di versare la ritenuta del 21 per cento sull'ammontare dei canoni e corrispettivi all'atto dell'accredito (codice tributo 1919 da versarsi entro il 16 del mese successivo all'incasso tramite F24). Nel caso in cui il beneficiario non opti in sede di dichiarazione dei redditi per l’applicazione del regime della cedolare secca, la ritenuta versata dall'intermediario si dovrà considerare operata a titolo di acconto.
Sulla base di quanto previsto dal Dl 50/2017 convertito nella Legge 96/2017, l'Agenzia delle Entrate ha poi pubblicato:
- la Risoluzione n. 88 del 5 luglio 2017 che ha istituito il codice tributo per il versamento, tramite modello F24, della ritenuta operata all’atto dei pagamenti ...