Il fatto
Un Condominio agisce nei confronti del proprio amministratore per ottenere il risarcimento dei danni, lamentando non di aver potuto proporre opposizione avverso un decreto ingiuntivo poiché mai comunicato dall’amministratore all’assemblea.
Il Tribunale di Roma, qualificata la responsabilità dell’amministratore di condominio “alla stregua di quella di un professionista” e l’azione proposta come “come azione di risarcimento dei danni da inadempimento contrattuale dell’obbligo dell’amministratore di eseguire diligentemente il mandato conferitogli a norma dell’art. 1710 c.c.”, pur considerando la condotta dell’amministratore illegittima per violazione dell’obbligo sancito dall’art. 1131 c.c., rigetta la domanda attorea per non avere il Condominio esattamente allegato il danno subito.
L’inquadramento giuridico del rapporto fra i condomini e l’amministratore: tra tipicità ed atipicità
La sentenza in commento mostra interessanti profili in punto di qualificazione del rapporto tra amministratore e condòmini, principalmente nella parte in cui da un lato, qualifica la condotta dell’amministratore di condominio alla stregua di quella di un professionista e dall’altro, invece, riconduce il suo inadempimento nell’alveo dell’art. 1710 c.c., norma secondo cui il mandatario è tenuto a eseguire il mandato con la diligenza del buon padre di famiglia.
Il richiamo all’art. 1710 c.c., per un verso, e l’evocazione della qualità di professionista, per altro verso, risentono delle difficoltà di inquadramento dogmatico che hanno, da sempre, riguardato il rapporto tra amministratore e condòmini e che hanno condotto la dottrina e la giurisprudenza a coltivare tesi divergenti.
L’orientamento risalente e prevalente della giurisprudenza di legittimità inquadra il vincolo giuridico tra l’amministratore ed i suoi condòmini nell’ambito del contratto di mandato. Si ritiene, infatti, che, non esistendo il Condominio come ente di diritto autonomo, non può configurarsi un rapporto, in termini di rapporto organico, tra ente-condominio (siccome ...