La fattispecie
Nel caso in esame, l’istante è proprietario di un fabbricato – a prevalente destinazione non residenziale - composto da 4 unità immobiliari (con usufrutto parziale al 50% a favore della madre), distintamente accatastate.
Di queste, 2 sono abitazioni (categoria catastale A/2 - Abitazioni di tipo civile), poste al primo piano, una è un laboratorio artigianale che rientra nella categoria catastale C/3 (Laboratori per arti e mestieri), posto al piano terra (posseduto al di fuori dell'esercizio di attività di impresa arti e professioni) e concesso in locazione (dove il conduttore vi esercita la propria attività professionale) e una è un’autorimessa accatastata come C/6 (Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse), pertinenziale alle due abitazioni, non riscaldata.
Alle unità residenziali del primo piano (dotate di impianti idrici, termici ed elettrici indipendenti), si accede da strada pubblica attraverso una scala esterna condivisa che porta a un lastrico solare comune pavimentato con funzione di terrazza, il quale a sua volta conduce agli ingressi delle abitazioni; i percorsi non sono delimitati da portoni o cancelli propri alle unità residenziali.
Le unità C/3 e C/6 usufruiscono di ingresso proprio su pubblica via.
L’istante fa presente che la superficie dell’unità immobiliare accatastata come laboratorio (unità C/3), da sola, supera la somma delle superfici delle altre tre unità immobiliari.
L'istante intende avvalersi del Superbonus (detrazione 110% delle spese sostenute e documentate), previste per gli interventi che intende effettuare di efficientamento energetico e isolamento termico, delle sole unità residenziali tramite coibentazione delle murature che le circondano (parti comuni) - intervento "trainante" - ed interventi "trainati" (quali sostituzione delle due caldaie autonome con due nuovi generatori di calore e acqua calda parimenti indipendenti, sostituzione degli infissi installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, installazione di collettori ...