1. Istituzione e attuazione del Fondo per le PMI creative.
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.27 del 02/02/2022 il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 19 novembre 2021 che disciplina l'attuazione del "Fondo per le piccole e medie imprese creative", istituito dalla Legge 30/12/2020 n.178, al comma 109, con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. In particolare, viene disposta la ripartizione della dotazione finanziaria del Fondo tra le tipologie di interventi previsti dalla Legge 178-2020 (commi da 109 a 112), vengono individuati i codici ATECO delle attività delle imprese del settore creativo, così come le modalità ed i criteri per la concessione delle agevolazioni e le iniziative ammissibili alle diverse forme di aiuto.
La Legge 178-2020, al comma 112, definisce il "settore creativo" come quello che comprende le attività dirette allo sviluppo, alla creazione, alla produzione, alla diffusione e alla conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o altre espressioni creative e, in particolare, quelle relative all'architettura, agli archivi, alle biblioteche, ai musei, all'artigianato artistico, all'audiovisivo, compresi il cinema, la televisione e i contenuti multimediali, al software, ai videogiochi, al patrimonio culturale materiale e immateriale, al design, ai festival, alla musica, alla letteratura, alle arti dello spettacolo, all'editoria, alla radio, alle arti visive, alla comunicazione e alla pubblicità.
Le risorse del Fondo sono impiegate per le seguenti finalità:
- promuovere nuova imprenditorialità e lo sviluppo di imprese del settore creativo, attraverso contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e loro combinazioni;
- promuovere la collaborazione delle imprese del settore creativo con le imprese di altri settori produttivi, in particolare quelli tradizionali, con le università e gli enti di ricerca, anche attraverso l'erogazione di contributi a fondo perduto in forma di voucher da destinare all'acquisto di servizi prestati da imprese creative ovvero per favorire processi di innovazione;
- sostenere la crescita delle imprese del settore anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle start-up innovative e delle PMI innovative, nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali;
- consolidare e favorire lo sviluppo del sistema imprenditoriale del settore creativo attraverso attività di analisi, studio, promozione e valorizzazione.
2. Ripartizione della dotazione finanziaria del Fondo e Soggetto gestore.
La dotazione finanziaria iniziale prevista è pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, ripartita nel modo seguente:
- 28.000.000 euro per gli interventi di cui al capo II del Decreto MISE suindicato;
- 10.000.000 euro per gli interventi di cui al capo III;
- 2.000.000 euro per le azioni di cui al capo V.
Nello specifico, il Decreto disciplina:
- al capo II, gli interventi per la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese creative;
- al capo III, gli interventi per la promozione della collaborazione tra imprese creative e soggetti operanti in altri settori, sostenendo l'acquisizione di servizi specialistici;
- al capo IV, le modalità di attuazione delle agevolazioni di cui ai capi II e III;
- al capo V, le ulteriori misure di sostegno al sistema imprenditoriale del settore creativo.
Per gli adempimenti amministrativi e tecnici relativi agli interventi stabiliti dal Decreto, il Ministero si avvale dell'Agenzia per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A. - Invitalia.
3. Disciplina in materia di aiuti di Stato applicabile e cumulo delle agevolazioni.
Le agevolazioni di cui ai capi II e III sono concesse ai sensi dell'art.22 del Regolamento GBER, in caso di imprese richiedenti:
- non quotate;
- di micro e piccola dimensione (in base all'allegato I del Regolamento GBER);
- costituite e iscritte al registro delle imprese da non più di cinque anni, alla data di presentazione della domanda;
- che soddisfino gli ulteriori requisiti previsti dallo stesso art.22 del Regolamento GBER, incluso il non aver rilevato l'attività di un'altra impresa, non avere ancora distribuito utili, non essere costituite a seguito di fusione.
In quanto alle imprese che non soddisfano tali condizioni, le agevolazioni sono concesse ai sensi e nei limiti del Regolamento de minimis.
Le agevolazioni previste possono essere cumulate con altri aiuti di Stato, anche de minimis, nei limiti indicati dalla disciplina europea in materia di aiuti di Stato di riferimento.
4. Interventi per la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese creative (capo II).
Sono soggetti beneficiari delle agevolazioni previste per la realizzazione dei programmi di investimento indicati nel seguito:
- le imprese creative;
- le imprese non costituenti imprese creative, operanti in qualunque settore, partecipanti a progetti integrati con imprese creative.
Le imprese devono essere di micro, piccola e media dimensione, secondo la classificazione dell'allegato I al Regolamento GBER, essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel registro delle imprese. Le imprese che non dispongono di una sede legale e/o operativa nel territorio italiano devono essere costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e iscritte nel relativo registro delle imprese; tali imprese, alla data di richiesta della prima erogazione dell'agevolazione, devono dimostrare la disponibilità di almeno una sede sul territorio italiano, a pena di decadenza dal beneficio. Le imprese creative devono, inoltre, svolgere almeno una delle attività economiche indicate nell'allegato n.1 al Decreto, come risultante dal registro delle imprese; tutte le imprese devono essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria, non essere sottoposte a procedure concorsuali, non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e poi non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea, aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero, non incorrere nelle cause di esclusione previste.
Il possesso di tali requisiti deve essere dimostrato alla data di presentazione della domanda. Possono richiedere le agevolazioni anche le persone fisiche che intendono costituire un'impresa creativa; in tal caso, entro sessanta giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni inviata dal soggetto gestore, deve essere provata l'avvenuta costituzione dell'impresa e il possesso dei requisiti richiesti.
Sono ammissibili alle agevolazioni i programmi di investimento volti alla creazione, allo sviluppo e al consolidamento delle imprese creative.
I programmi di investimento devono:
- prevedere spese ammissibili di importo complessivo non superiore a euro 500.000, al netto di IVA;
- avere una durata non superiore a 24 mesi, decorrenti dalla data di sottoscrizione del provvedimento di concessione;
- riguardare, per le imprese costituite da non più di cinque anni al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, l'avvio o lo sviluppo dell'impresa creativa ovvero, per le imprese costituite da più di cinque anni, l'ampliamento o la diversificazione della propria offerta di prodotti e servizi e del proprio mercato di riferimento o l'introduzione di innovazioni ed efficientamento del processo produttivo.
I programmi di investimento possono essere presentati anche nell'ambito di progetti integrati, se l'integrazione consente alle imprese proponenti di realizzare effettivi vantaggi competitivi. Il progetto integrato può includere programmi presentati da imprese non creative, a condizione che venga realizzato nell'ambito del settore creativo e con un ruolo non preponderante delle imprese diverse da quelle creative.
Le spese sostenute dall'impresa beneficiaria e ammissibili riguardano:
- immobilizzazioni materiali;
- immobilizzazioni immateriali;
- opere murarie, nel limite del 10% del programma considerato ammissibile;
- esigenze di capitale circolante, nel limite del 50% delle spese e dei costi precedenti.
Con specifico riferimento alle esigenze di capitale circolante, queste devono essere coerenti con l'iniziativa valutata dal soggetto gestore e le relative agevolazioni concesse possono essere utilizzate per le seguenti voci di spesa:
- materie prime, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
- servizi di carattere ordinario strettamente necessari allo svolgimento delle attività dell'impresa;
- godimento di beni di terzi (incluso spese di noleggio, canoni di leasing, housing/hosting);
- utenze;
- perizie tecniche, spese assicurative connesse al progetto, fidejussioni bancarie connesse al progetto;
- costo del lavoro dipendente assunto a tempo indeterminato, che non benefici di altra agevolazione, impiegato nel programma di investimento.
I beni e i servizi oggetto dell'agevolazione devono essere acquistati a condizioni di mercato, successivamente alla data di presentazione della domanda oppure, nel caso di persone fisiche, alla data di costituzione dell'impresa.
Le agevolazioni concedibili per la realizzazione dei programmi di investimento consistono in una copertura massima delle spese ammissibili pari all'80%, di cui:
- una quota massima pari al 40% delle spese ammissibili, nella forma del contributo a fondo perduto;
- una quota massima pari al 40% delle spese ammissibili, nella forma del finanziamento agevolato, ad un tasso pari a zero e della durata massima di dieci anni.
Le imprese creative destinatarie di un provvedimento di concessione delle agevolazioni per i programmi di investimento previsti dall'art.9 del Decreto, che si qualificano come Start-up innovative o come PMI innovative, possono beneficiare di particolari condizioni, disciplinate all'art.11, a fronte degli investimenti nel relativo capitale di rischio. In particolare, possono richiedere la conversione di una quota del finanziamento agevolato concesso in contributo a fondo perduto.
L'investimento nel capitale di rischio, attuato da parte di investitori terzi, deve assumere la forma di investimento in equity ed avere le seguenti caratteristiche:
- essere effettuato esclusivamente nella forma del conferimento in denaro;
- essere perfezionato entro cinque anni dalla data di concessione delle agevolazioni (previste all'art.10), precisando che l'investimento nel capitale di rischio si intende perfezionato con il versamento all'impresa beneficiaria delle risorse investite;
- essere di importo non inferiore a 20.000 euro;
- non determinare una partecipazione di maggioranza nel capitale della Start-up innovativa o della PMI innovativa, anche per effetto della conversione di strumenti finanziari di quasi-equity eventualmente sottoscritti;
- essere detenuto per un periodo non inferiore a tre anni.
La richiesta di conversione delle agevolazioni può essere presentata a fronte di operazioni di investimento nel capitale di rischio già perfezionate entro sei mesi dal perfezionamento oppure, nel caso di richieste presentate a fronte di operazioni non ancora perfezionate, il perfezionamento deve avvenire entro sei mesi dal provvedimento di accoglimento della richiesta di conversione.
Il finanziamento agevolato è convertibile in contributo a fondo perduto per un importo pari al 50% delle somme apportate dagli investitori terzi e, comunque, fino alla misura massima del 50% del finanziamento concesso.
L'importo della quota di contributo a fondo perduto convertita deve essere appostato in apposita riserva indisponibile, essendo tale riserva utilizzata per i primi cinque anni esclusivamente per la copertura di perdite e/o per aumenti di capitale; decorso il termine indicato, la riserva diviene disponibile e distribuibile ai soci.
5. Voucher per l'acquisizione di servizi specialistici erogati da imprese creative (capo III).
Sono soggetti beneficiari delle agevolazioni previste al capo III del Decreto le imprese operanti in qualunque settore (fatte salve le esclusioni derivanti dalla normativa in materia di aiuti di Stato applicabile) che intendono acquisire un supporto specialistico nel settore creativo.
Tali imprese, alla data di presentazione della domanda, devono essere in possesso dei requisiti già indicati all'art.8, comma 2, del Decreto, anche se non è richiesto che svolgano almeno una delle attività economiche classificate nell'ambito del settore creativo, e non devono incorrere nelle cause di esclusione previste.
In quanto alle iniziative e spese ammissibili alle agevolazioni, in base all'art.13 del Decreto, si fa riferimento alle iniziative finalizzate all'introduzione nell'impresa di innovazioni di prodotto, servizio e di processo e al supporto dei processi di ammodernamento degli assetti gestionali e di crescita organizzativa e commerciale, attraverso l'acquisizione di servizi specialistici nel settore creativo.
I servizi specialistici devono:
- essere erogati da imprese creative di micro, piccola e media dimensione (classificazione Allegato I Regolamento GBER) oppure da università o enti di ricerca;
- essere oggetto di un contratto sottoscritto dopo la presentazione della domanda di agevolazione ed entro tre mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni (il contratto stipulato per l'acquisizione del servizio deve indicare il contenuto e le finalità delle prestazioni specialistiche, così come le modalità organizzative adottate per il loro concreto svolgimento nel corso del rapporto);
- avere ad oggetto i seguenti ambiti strategici:
I. azioni di sviluppo di marketing e sviluppo del brand;
II. design e design industriale;
III. incremento del valore identitario del company profile;
IV. innovazioni tecnologiche nelle aree della conservazione, fruizione e commercializzazione di prodotti di particolare valore artigianale, artistico e creativo.
Le agevolazioni concedibili consistono in un contributo a fondo perduto fino a copertura dell'80% delle spese per l'acquisizione dei servizi specialistici nel settore creativo, per un importo massimo pari a euro 10.000 (salvo il rispetto della disciplina in materia di aiuti di Stato applicabile).
6. Ulteriori misure di sostegno al sistema imprenditoriale del settore creativo: Attività di analisi, studio, promozione e valorizzazione del sistema imprenditoriale del settore creativo (capo V).
Il Fondo per le PMI creative sostiene attività di analisi, studio, promozione e valorizzazione del sistema imprenditoriale del settore creativo, incluse quelle funzionali alla presentazione delle domande di agevolazioni, alla valutazione dell'impatto degli interventi e all'approfondimento delle dinamiche del settore creativo.
Come indicato all'art.22 del Decreto, tali azioni sono definite e attuate dal Soggetto gestore sulla base di un piano di attività condiviso con il Ministero e possono prevedere forme di collaborazione con gli enti di cui all'art.3. Per le attività di studio, analisi e valutazione il Soggetto gestore può avvalersi di esperti o di strutture specializzate.
7. Modalità attuative degli interventi di agevolazione.
In relazione alla procedura di accesso, le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. Le imprese hanno diritto alle agevolazioni esclusivamente nei limiti delle disponibilità finanziarie; qualora le risorse residue non consentano l'integrale accoglimento delle spese ammissibili previste dalla domanda, le agevolazioni sono concesse in misura parziale rispetto all'ammontare delle spese.
La definizione dei termini e delle modalità per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sulle diverse linee di azione del Fondo è disposta con uno o più provvedimenti del Ministero.
Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di accesso alle agevolazioni nell'arco di 12 mesi, fatta salva la possibilità di presentare una nuova domanda di agevolazione in caso di rigetto in esito all'istruttoria. Si precisa che la richiesta di applicazione delle condizioni previste all'art.11 non viene considerata un'autonoma domanda.
Il Soggetto gestore procede all'istruttoria delle domande di agevolazione e della relativa documentazione allegata nel rispetto dell'ordine cronologico di presentazione, completando l'istruttoria, per ciascuna domanda, entro 60 giorni dalla data di presentazione della stessa.
L'attività istruttoria è articolata in due fasi:
- verifica della completezza della documentazione presentata e dei requisiti e delle condizioni formali di ammissibilità;
- valutazione di merito della domanda.
La valutazione del Soggetto gestore è operata in funzione delle specifiche caratteristiche degli interventi previsti.
In particolare, per le domande di accesso alle agevolazioni previste dal capo II a fronte di programmi di investimento, il Soggetto gestore procede a un colloquio con i soggetti proponenti finalizzato ad approfondire le informazioni esposte nella domanda e conduce la valutazione di merito sulla base dei seguenti criteri:
I. caratteristiche del soggetto proponente, inclusa l'adeguatezza e coerenza delle competenze possedute al suo interno rispetto alla specifica attività prevista dal progetto imprenditoriale (anche con riguardo a titoli e certificazioni possedute);
II. coerenza dell'iniziativa proposta con le finalità dichiarate e con la disciplina contenuta nel Decreto;
III. fattibilità tecnica e qualità dell'iniziativa proposta, incluso, nei progetti integrati, il carattere strategico dell'integrazione progettuale;
IV. sostenibilità economica del progetto imprenditoriale, con particolare riferimento all'equilibrio economico-finanziario, nonché alla pertinenza e coerenza del programma di spesa.
Per le richieste volte ad ottenere la conversione di una quota del finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto, il Soggetto gestore verifica la conformità dell'investimento nel capitale di rischio alle condizioni previste dall'art.11.
Per le domande di accesso alle agevolazioni in forma di voucher previste dal capo III, il Soggetto gestore valuta le caratteristiche soggettive del fruitore e del fornitore del servizio specialistico, nonché l'oggetto del servizio stesso, al fine di verificare la sussistenza delle condizioni previste dagli articoli 13 e 14.
Per gli interventi agevolati ai sensi del capo II, l'erogazione delle agevolazioni avviene in non più di quattro stati di avanzamento lavori (SAL), su richiesta dell'impresa corredata della documentazione giustificativa delle spese.
E' prevista la possibilità per l'impresa beneficiaria di richiedere l'erogazione di una prima quota di agevolazione a titolo di anticipazione, svincolata dall'avanzamento del programma di spesa, di importo non superiore al 40% dell'importo complessivo delle agevolazioni concesse, previa presentazione di fideiussione o polizza fideiussoria in favore del Soggetto gestore.
Per gli interventi agevolati ai sensi del capo III, l'erogazione è disposta in un'unica soluzione, su richiesta dell'impresa beneficiaria corredata di titoli di spesa quietanzati.
8. Allegato 1 al Decreto: Elenco delle attività ammissibili (classificazione ATECO 2007).
Codice Ateco 13.10.00 Preparazione e filatura di fibre tessili;
Codice Ateco 13.20.00 Tessitura;
Codice Ateco 13.91.00 Fabbricazione di tessuti a maglia;
Codice Ateco 13.92.10 Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l'arredamento;
Codice Ateco13.92.20 Fabbricazione di articoli in materie tessili nca;
Codice Ateco 13.93.00 Fabbricazione di tappeti e moquette;
Codice Ateco 13.94.00 Fabbricazione di spago, corde, funi e reti;
Codice Ateco 13.95.00 Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento);
Codice Ateco 13.96.10 Fabbricazione di nastri, etichette e passamanerie di fibre tessili;
Codice Ateco 13.99.10 Fabbricazione di ricami;
Codice Ateco 13.99.20 Fabbricazione di tulle, pizzi e merletti;
Codice Ateco 14.11.00 Confezione di abbigliamento in pelle e similpelle;
Codice Ateco 14.13.20 Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno;
Codice Ateco 14.19.10 Confezioni varie e accessori per l'abbigliamento;
Codice Ateco 15.12.09 Fabbricazione di altri articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria;
Codice Ateco 16.10.00 Taglio e piallatura del legno;
Codice Ateco 16.2 Fabbricazione di prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio;
Codice Ateco 16.29.19 Fabbricazione di altri prodotti vari in legno (esclusi i mobili);
Codice Ateco 16.29.20 Fabbricazione dei prodotti della lavorazione del sughero;
Codice Ateco 16.29.30 Fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio;
Codice Ateco 16.29.40 Laboratori di corniciai;
Codice Ateco 17.29 Fabbricazione di altri articoli di carta e cartone;
Codice Ateco 18.1 Stampa e servizi connessi alla stampa;
Codice Ateco 18.13 Lavorazioni preliminari alla stampa e ai media;
Codice Ateco 18.14 Legatoria e servizi connessi;
Codice Ateco 18.20 Stampa e riproduzione di supporti registrati;
Codice Ateco 23.19.20 Lavorazione di vetro a mano e a soffio artistico;
Codice Ateco 23.41.00 Fabbricazione di prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali;
Codice Ateco 23.49.00 Fabbricazione di altri prodotti in ceramica;
Codice Ateco 23.70.20 Lavorazione artistica del marmo e di altre pietre affini, lavori in mosaico; Codice Ateco 25.99.30 Fabbricazione di oggetti in ferro, in rame ed altri metalli;
Codice Ateco 26.52 Fabbricazione orologi;
Codice Ateco 31.09.05 Finitura mobili;
Codice Ateco 32.1 Fabbricazione d gioielleria, bigiotteria e articoli connessi, lavorazione delle pietre preziose;
Codice Ateco 32.2 Fabbricazione di strumenti musicali;
Codice Ateco 32.4 Fabbricazione di giochi e giocattoli;
Codice Ateco 58.11Edizione di libri;
Codice Ateco 58.14 Edizione di riviste e periodici;
Codice Ateco 58.19.00 Altre attività editoriali;
Codice Ateco 58.21 Edizione di giochi per computer;
Codice Ateco 59 Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore;
Codice Ateco 60.10.00 Trasmissioni radiofoniche;
Codice Ateco 60.20.0 Programmazione e trasmissioni televisive;
Codice Ateco 62.01 Produzione di software non connesso all'edizione;
Codice Ateco 63.12 Portali web;
Codice Ateco 70.21 Pubbliche relazioni e comunicazione;
Codice Ateco 71.1 Attività degli studi di architettura, ingegneria ed altri studi tecnici,
Codice Ateco 73.11 Agenzie pubblicitarie;
Codice Ateco 74.1 Attività di design specializzate;
Codice Ateco 74.20.1 Attività di riprese fotografiche;
Codice Ateco 74.20.2 Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa;
Codice Ateco 90 Attività creative, artistiche e di intrattenimento, con esclusione del Codice 90.03.01 Attività dei giornalisti indipendenti;
Codice Ateco 91.0 Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali;
Codice Ateco 95.24 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria;
Codice Ateco 95.25 - Riparazione orologi.