La vicenda
L’ordinanza in commento nasce da un ricorso d’urgenza presentato da un amministratore di condominio il quale aveva lamentato una illegittima segnalazione come cattivo pagatore attivata, senza preavviso, dalla banca presso cui era acceso il conto condominiale, poiché un assegno da lui emesso era stato firmato senza apposizione del timbro del condominio.
In particolare l’amministratore del condominio chiedeva la cancellazione della segnalazione per due ragioni: la prima consistente nel fatto che la banca non aveva preventivamente avvisato l’amministratore prima di procedere alla segnalazione, e la seconda relativa al fatto che la stessa banca aveva in altre occasioni tollerato l’emissione di assegni privi di timbro da parte dell’amministratore ingenerando così un legittimo affidamento del correntista.
Sopravvenuta medio tempore la cancellazione della segnalazione, la causa veniva comunque inoltrata per la decisione ai fini della valutazione della soccombenza virtuale, ed in primo grado veniva dichiarata illegittima la segnalazione alla Cai. Proposto reclamo da parte dell’istituito di credito, il collegio sovvertiva la decisione del giudice di prima istanza valorizzando alcuni profili che suscitano riflessioni nell’interprete.
Quando un assegno del condominio può dirsi “autorizzato”?
La prima questione su cui il collegio pone la sua attenzione è quella relativa ai tipi di segnalazione alla Cai previsti dalla legge 386/1990 per poi analizzare i requisiti formali che l’assegno emesso dall’amministratore debba avere.
E’ infatti importante evidenziare – anche ai fini di una miglior comprensione del tema – che esistono due diverse tipologie di segnalazione del “cattivo pagatore”: quella con e quella senza preavviso.
La segnalazione con preavviso (c.d. sanabile) riguarda l’ipotesi in cui un assegno venga emesso da un soggetto legittimato ma su di un conto corrente privo di provvista adeguata. In tal caso il traente ha comunque 60 ...