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Lavoro occasionale e limiti economici

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Rapporto di lavoro

Lavoro occasionale e limiti economici

venerdì, 12 marzo 2021

Stato dell’arte

La prestazione di lavoro occasionale e’ disciplinata all’art.54 bis del D.L. n. 50 del 24 aprile 2017, convertito, con modificazioni in l. 21 giugno 2017, n. 96, rubricato: “Disciplina delle prestazioni occasionali. Libretto Famiglia. Contratto di prestazione occasionale”. Tale disposizione normativa permette ai datori di lavoro di acquisire delle prestazioni di lavoro occasionali mediante: 

  • Il Libretto di Famiglia;
  • Contratto di prestazione occasionale (chiamato anche “PrestO”)

La normativa e’ stata resa operativa sul territorio nazionale mediante la circolare INPS n. 107 del 2017 in cui si indicano i soggetti che possono far ricorso al Libretto di Famiglia e chi al contratto di prestazione occasionale. 

  1. Il Libretto di Famiglia e’ utilizzabile esclusivamente dalle persone fisiche non esercenti attvita’ di impresa o professionale;
  2. Il Contratto di prestazione occasionale e’ riservato a imprese, professionisti lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni e altri enti di natura privata, Pubbliche Amministrazioni.

Libretto di Famiglia: l'interessatoacquisisce mediante piattaforma informatica INPS il Libretto Famiglia per il pagamento delle prestazioni occasionali.

In questo caso sono ammesse prestazioni occasionali quali:

  • piccoli lavori domestici, giardinaggio, pulizia o manutenzione;
  • assistenza domiciliare;
  • insegnamento privato supplementare.

Il Libretto famiglia contiene titoli di pagamento del valore orario di 10 € ed entro il 3 del mese successivo l'utilizzatore comunica i dati identificativi del prestatore e il compenso pattuito.

Contratto di prestazione occasionale: Le P.A. possono far ricorso a prestazioni occasionali esclusivamente per esigenze temporanee o eccezionali per specifiche categorie di soggetti o per particolari tipologie di attività.

L'interessato deve trasmettere almeno un'ora prima dell'inizio della prestazione, attraverso la piattaforma informatica INPS o i servizi di contact center dell'INPS, una dichiarazione contenente: dati anagrafici del prestatore, luogo di svolgimento e oggetto delle prestazioni, data di inizio e termine della prestazione, il compenso pattuito.

La misura minima oraria del compenso è pari a 9€.

E’ di facile intuizione la differenza: i soggetti coinvolti, le attivita’ svolte, le modalita’ di comunicazione e gli adempimenti economici risultano diversi.

Il d.l. 87/2018, convertito, con modificazioni, in l. 96/2018, c.d. Decreto Dignita’, all’art 2-bis enucleato “Disposizioni per favorire il lavoratore nell'ambito delle prestazioni occasionali” ha innovato quanto contenuto nella precedente disciplina apportando delle modifiche illustrate successivamente nella circolare n.103 del 17 ottobre 2018. Quali sono le modifiche apportate?

La nuova normativa prevede l’adozione di regimi speciali per alcuni settori quali:

  • agricoltura: la prestazione lavorativa puo’essere resa nel periodo che va da 3 a 4 giorni ;
  • turismo: il contratto viene esteso alle imprese che hanno fino a 8 dipendenti a tempo indeterminato
  • enti locali. 

Inoltre, cambia la modalità di pagamento della prestazione, in maniera tale che i lavoratori possano percepire il compenso in tempi più brevi.

Definizione

Per lavoro occasionale si intendono tutti quei contratti che prevedono lo svolgimento di attività lavorative occasionali o saltuarie con un compenso annuo non superiore ai 5000 euro. 

La ratio di questa tipologia contrattuale è di permettere non solo ai più giovani di procurarsi dei guadagni extra per svolgere piccole attività saltuarie ma di incentivare l’avvio di una libera professione per coloro che non hanno ancora intenzione di aprire una partita Iva, la quale comporterebbe dei costi elevati di gestione. In questo modo si fornisce la possibilità di sfruttare le proprie doti, capacità, attitudini e competenze al di fuori del contesto lavorativo. 

E’ importante ricordare che coloro che scelgono di svolgere una prestazione occasionale nel pieno rispetto delle regole, è esentato dal pagamento delle imposte per evitare casi di evasione o di elusione. 

Ciò deve essere svolto nel pieno rispetto delle regole, ossia:

  • deve trattarsi di una prestazione non abituale e non continuativa (se così fosse, il soggetto dovrebbe aprire partita Iva); 
  • non deve essere un’attività professionale.

Si ricorda che l’orario massimo di lavoro per giornata e il compenso minimo risulta essere di 36 euro per una durata non superiore alle 4 ore consecutive.

Qual è la differenza c’e’ tra contratto di lavoro occasionale e il lavoro autonomo di tipo occasionale così come definito all’art. 2222 c.c.? Innanzitutto,l’attività autonoma occasionale non può configurarsi come prestazione subordinata, ma è il mezzo con la quale “una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente”. Di conseguenza, secondo l’art.2222 c.c una persona, dietro corrispettivo, effettua un servizio o un’opera, senza:

  • alcun vincolo di subordinazione;
  • entrare a far parte dell’organizzazione dell’impresa;
  • senza vincoli di orario;
  • la determinazione di una retribuzione fissa 

Inoltre, per quanto riguarda l’aspetto economico, la gestione del contratto di prestazione d’opera avviene mediante la piattaforma INPS, la contribuzione alla gestione separata avviene a carico dell’utilizzatore. Nel contratto d’opera e’ importante “solamente”la fissazione dell’inizio e della fine della prestazione

Pagamento prestazione occasionale e limiti economici

Il pagamento viene erogato direttamente dall’INPS, entro il 15 del mese successivo, mediante accredito sul conto corrente, pertanto e’ necessario possedere e accedere alla propria area riservata. 

Il legislatore ha previsto dei limiti di importo per il prestatore e per il datore di lavoro: 

  • per ciascun lavoratore i compensi devono avere un importo non superiore a 5.000 Euro, 
  • per ciascun datore di lavoro compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 Euro, con riferimento alla totalità dei prestatori.;
  • compensi di importo non superiore a 2.500 Euro per le prestazioni complessivamente fornite da ogni lavoratore a favore del medesimo datore di lavoro.

Come si calcola il limite dei 5000 euro? Esso si calcola al netto tenuto contro delle imposte, dei costi di gestione, degli eventuali rimborsi spese e dei contributi previdenziali 

Cosa succede se si supera il limite? Nel momento in cui il prestatore si accorge del superamento della soglia prevista dall’54 bis del D.L. 50/2017 deve darne immediata comunicazione al commitente e procedere con l’iscrizione alla gestione separata INPS. 

Attenzione! Il prestatore potrebbe anche essere considerato un soggetto che era tenuto ad aprire Partita Iva con il tempestivo intervento dell’Agenzia delle Entrare che potrebbe leggere l’accredito maggiore come indizio di aver potenzialmente svolto un’attivita’ in nero evadendo le imposte. 

Nel settore agricolo, in caso di superamento del limite, il rapporto si trasformerebbe in un rapporto di lavoro a tempo e determinato.

Contributi previdenziali Inps

Nei contratti PrestO, i contributi INPS risultano essere a carico dell’utilizzatore:

  • la contribuzione della Gestione separata nella misura del 33% ;
  • la misura Inail nella misura del 3,5%.

Compensi occasionali soggetti a ritenuta d'acconto

Un committente può corrispondere, per una prestazione occasionale, ad un collaboratore un compenso soggetto a ritenuta d'acconto ed erogato sulla base della sua attività che può svolgere come se fosse un professionista ma non ancora dotato di partita iva.

Le condizioni sono le seguenti:

  • si deve trattare di un rapporto di lavoro puramente occasionale;
  • il soggetto che svolge la prestazione non deve in alcun modo rientrare fra coloro che sono obbligati ad avere una Partita Iva (vedi professionisti iscritti ad Ordine professionale)
  • il compenso occasionale annuo non può eccedere i 5.000 euro (somma di tutte le prestazioni effettuate nel corso dell'anno anche da datori di lavoro diversi);Il superamento di tale soglia comporta l'iscrizione del soggetto alla gestione separata INPS;
  • il soggetto che svolge l'attività deve emettere una ricevuta ove è necessario indicare:la data di emissione della ricevuta stessa, la prestazione eseguita, l’ importo lordo per la prestazione e la ritenuta d'acconto pari al 20% che determina -di fatto -l'importo netto spettante. La ritenuta sarà regolarmente versata dal committente. 
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