Il comma 175 della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio 2020) ha prorogato fino al 31 dicembre 2020 le detrazioni fiscali previste per gli interventi volti al recupero del patrimonio edilizio, nonché del bonus previsto per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati agli immobili ristrutturati.
Analizziamo quali interventi rientrano nel perimetro dell’agevolazione, per non perdere la detrazione fiscale del 50%, in vigore fino alla fine dell’anno; salvo nuove proroghe, dal 2021 il beneficio tornerà nella misura ordinaria del 36%, con il limite massimo di 48.000 euro.
Gli interventi agevolati
Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, disciplinati dall’articolo 16-bis del D.P.R. 917/1986, si distinguono in:
- interventi effettuati sulle singole unità abitative
- lavori su parti comuni di edifici condominiali
La detrazione Irpef viene riconosciuta nella misura del 50%, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
I lavori sulle singole unità immobiliari per i quali spetta l’agevolazione fiscale possono essere così riepilogati:
- interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del DPR 380/2001 – Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia – vale a dire, interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. Gli interventi possono essere effettuati su immobili residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze;
- interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
- lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi o la realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire ...