Scade il prossimo 31 ottobre il termine in cui i contribuenti devono dichiarare se intendono avvalersi del sistema di conservazione delle fatture elettroniche disponibile presso l’Agenzia delle Entrate che ha predisposto un sistema gratuito gestito da SOGEI di cui professionisti e imprese possono avvalersi per conservare a norma le fatture elettroniche, consultarle e scaricarle.
Chi ha già provveduto ad aderire a tale servizio di conservazione delle fatture elettroniche, non deve fare nulla (salvo aggiornare la propria convenzione di servizio, una volta effettuato l’accesso, in altri termini accettarla nuovamente selezionando l’apposito tasto), le fatture resteranno disponibili nel sistema dell’ADE fino al 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in cui le fatture sono state inviate allo SDI. Chi invece non vi ha ancora aderito e intende farlo, ha tempo fino al prossimo 31 ottobre, dopo tale data, infatti, l’Amministrazione finanziaria provvederà a cancellare, entro i successivi 60 giorni, i file XML delle fatture, mentre resteranno disponibili nel sistema solo i “Dati Fattura”, dunque solo i dati anagrafici, e quelli quantitativi, come ad esempio gli importi, verranno cancellate invece le descrizioni sugli acquisti.
La possibilità di demandare ad un soggetto terzo, pubblico o privato, che offre idonee garanzie organizzative e tecnologiche e di protezione dei dati personali, sotto la responsabilità del Responsabile della conservazione, in tutto o in parte, il processo di conservazione dei documenti informatici, è concessa dall’art. 44 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), letto in combinato disposto con l’art. 5 del DPCM 3 dicembre 2013 che individua le Regole tecniche in materia di sistema di conservazione dei documenti informatici e con l’art. 34 comma 1-bis del CAD che si applica anche ai privati. Ma come scegliere il modello di conservazione? In quali casi conviene avvalersi del servizio messo a disposizione del fornitore ...