Contributi IVS
I contributi IVS, acronimo di Invalidità, Vecchiaia, Superstiti sono forme di contribuzione obbligatoria che i lavoratori sono tenuti a versare all’INPS, per fruire di un’assicurazione previdenziale in caso di invalidità, morte o vecchiaia del lavoratore, le quote dovute possono essere versate direttamente dal lavoratore o trattenute in busta paga.
L’aliquota contributiva per il versamento dei contributi IVS per chi è iscritto nella gestione previdenziale commercianti e artigiani viene fissata annualmente dall’INPS, sulla base di un minimo e massimo reddituale per lo specifico periodo di imposta e del reddito di fascia. Con specifico riferimento ad artigiani e commercianti, il contributo IVS deve essere versato dai titolari di impresa, dai soci, compresi i soci amministratori di srl e anche dai familiari (coniuge, figli, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo) che lavorano stabilmente nell’impresa. La quota dovuta rientra sempre nei limiti minimo e massimo fissati annualmente dall’INPS, l’importo preciso viene calcolato sulla base della dichiarazione dei redditi. L’aliquota è determinata in base alla categoria di appartenenza (artigiani o commercianti) e all’età, con un incremento annuale a decorrere dal 2012 di 1,3 punti percentuali e successivamente di 0,45 punti percentuali fino a raggiungere il livello del 24 per cento, secondo quanto stabilito dall’articolo 24, comma 22, del decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011.Per il 2018, l’INPS, con la circolare del 12 febbraio 2018 n. 27, ha fissato le nuove aliquote e i nuovi parametri reddituali, l’aliquota è salita per artigiani e commercianti al 24%.
Il versamento dei contributi IVS in Gestione separata invece appartiene ad una forma contributiva differente secondo cui il contribuente deve versare i contributi previdenziali in base al reddito percepito nell’anno di riferimento, anche in tal caso l'aliquota contributiva è fissata dall'Inps. Sono tenuti ad iscriversi alla gestione separata i professionisti ...