Il presente articolo è dedicato alla voce dei debiti commerciali e altri, esclusi quindi quelli finanziari di cui si è scritto in altro intervento.
Nella fattispecie facciamo riferimento ai debiti derivanti dall’esercizio della gestione caratteristica (ed extra) dell’impresa.
Tali debiti riguardano:
- le fatture già ricevute e contabilizzate;
- le fatture non ancora pervenute a fine esercizio da fornitori, riguardanti operazioni già perfezionate e quindi di competenza dell’esercizio di riferimento.
Per quanto riguarda le poste fiscali di bilancio, qui la revisione ha l’obiettivo generale di evidenziare i punti di forza e di debolezza fiscali della società.
In sintesi il revisore, magari specializzato “fiscalista”, dovrà fornire un quadro sintetico ma esaustivo circa:
- adempimenti formali e sostanziali previsti dalla normativa vigente;
- aree di rischio fiscale potenziali;
- passività fiscali potenziali non evidenziate in bilancio.
Quindi fornire un quadro con lo status fiscale generale della società, con le aree di criticità fiscale che potrebbero portare all’insorgere di contenziosi e/o di passività fiscali latenti in caso di verifica tributaria da parte dell’Agenzia delle entrate e/o Guardia di Finanza.
Il lavoro di revisione sulla voce debiti verso fornitori
Come abbiamo già evidenziato, l’intervento di audit durante l’interim è rivolto all’effettuazione di test sul funzionamento delle procedure aziendali anche conosciuti come comprehension tests.
Le verifiche documentali anche conosciuti come substantive tests sono invece rimandate alla fase di final.
Il revisore quindi, alla conclusione dell’interim, deve programmare le verifiche documentali del final, redigendo il programma di lavoro sulla base delle indicazioni contenute nei principi di revisione e tenuto conto:
- del giudizio espresso sul grado di affidabilità del ...