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Utili in nero a carico dell’amministratore perché i movimenti sui suoi conti sono imputati alla S.r.l.

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Fisco

Utili in nero a carico dell’amministratore perché i movimenti sui suoi conti sono imputati alla S.r.l.

giovedì, 18 gennaio 2018
Scritto da: Cassazione.net



Il contribuente detiene il 95% delle quote: la distribuzione degli utili extracontabili si presume mentre è ragionevole ricondurre alla società le operazioni sui depositi personali.




Legittimo l’accertamento all’amministratore unico della S.r.l. che detiene quasi per intero il capitale sociale se il fisco imputa all’azienda le movimentazioni (versamenti e prelievi) dei suoi conti correnti personali. Lo chiarisce la Ctr Lazio (sezione staccata di Latina) con la Sent. n. 6366/2017, depositata dalla 19esima sezione. Il collegio rigetta l’appello dell’amministratore unico di una S.r.l. contro un accertamento emesso dopo le indagini della Guardia di finanza. Il fisco sosteneva versamenti e prelievi non giustificati, operazioni, a suo avviso, non supportate da giustificazioni idonee a escluderne la rilevanza reddituale. Scattava, pertanto, il recupero a tassazione da parte delle Entrate dei ricavi non dichiarati ai fini IRES, IVA e IRAP. L’ufficio rilevava che la compagine sociale della S.r.l. era composta da diversi soggetti, tra cui l’amministratore unico che deteneva il 95% del capitale sociale insieme al coniuge e tale dato, secondo l’ufficio, rendeva applicabile la presunzione di una scelta strategica finalizzata alla realizzazione di guadagni extracontabili tramite la distribuzione degli utili occulti maturati dalla società. Innanzitutto, va rigettato il primo motivo dell’appello del contribuente sull’integrazione del contraddittorio preventivo «da ritenere facoltativa e non obbligatoria, tanto più che al contribuente, al quale sia stato notificato un avviso di accertamento o di rettifica non preceduto dall’invito all’adesione, è lasciata la facoltà di attivare il procedimento di definizione mediante la presentazione di un’istanza apposita».

Anche il secondo motivo della domanda non può essere accolto. «In tema di accertamento di imposte sui redditi, nel caso di società di capitali a ristretta base partecipativa, è legittima la presunzione di attribuzione, ai soci, degli eventuali utili extracontabili accertati, rimanendo salva la facoltà del contribuente di offrire la prova del fatto che i maggiori ricavi ...
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