Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il 28 maggio 2021 ha pubblicato il Rapporto annuale sulle Comunicazioni Obbligatorie 2021, articolato in sette capitoli per descrivere le dinamiche del mercato del lavoro dipendente e parasubordinato nel triennio 2018-2020.
I Dati riscontrati
Il Rapporto Annuale sulle Comunicazioni Obbligatorie 2021, curato dalla Direzione Generale Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica, Monitoraggio Dati e Comunicazione e dall’ Ufficio di Statistica del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, “fotografa” l’andamento dell’occupazione in Italia nel 2020. In particolare, si rileva che, a seguito dell’emergenza pandemica causata dal Covid-19, si registra un brusco calo per l’attività dei rapporti di lavoro, dopo alcuni anni di, seppur lieve, crescita.
Considerando che anche i contratti in somministrazione, passano da 13,2 milioni nel 2019 a 10,5 milioni nel 2020 e che calano anche i tirocini del 34% rispetto al 2019, questi risultano essere i dati peggiori degli ultimi cinque anni anche se ciò non è sicuramente una sorpresa, ma una riaffermazione delle difficoltà che sono emerse nell’ultimo anno. Tali difficoltà poi, c’è da precisare, ha interessato in misura maggiore la parte già debole del mercato del lavoro: per gli uomini, infatti, il calo registrato è pari al 18,5%, mentre per le donne arriva al 20% (fenomeno strettamente interconnesso alla DAD che ha portato moltissime madri di famiglia a dover rinunciare ai propri impieghi per l’impossibilità di avere qualcuno a che si occupasse dei figli).
Anche il dato che appare più roseo dal Rapporto, ovvero la diminuzione delle cessazioni è in realtà un dato falsato dal così detto “blocco dei licenziamenti”, attivato da marzo del 2020, che ha proibito ai datori di lavoro di licenziare entro certi termini. Tale blocco non ha risolto affatto il problema, lo ha solo posticipato a più avanti; il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali che in tal senso aveva annunciato una nuova proroga al 28 agosto, ha poi dovuto ritrattare propendendo per un compromesso e ad oggi le date sono:
- fino al 30 giugno 2021= blocco dei licenziamenti generalizzato;
- dal 1° luglio al 31 ottobre 2021= blocco dei licenziamenti per i datori di lavoro che beneficiano della CIGD, dell’ASO o della CISOA prevista dal Decreto Sostegni
- dal 1° luglio al 31 dicembre 2021= blocco dei licenziamenti per le aziende che beneficiano della CIGO scontata, senza pagare contributi addizionali
Sicuramente per il Governo si prospettano mesi complessi con la sfida di dover uscire da un periodo nerissimo nel quale l’unico dato positivo è destinato irrimediabilmente a cambiare con lo sblocco dei licenziamenti.